Vallecrosia, veglia di preghiera nella parrocchia di San Rocco per don Umberto Collecchia

17 agosto 2018 | 11:56
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Vallecrosia, veglia di preghiera nella parrocchia di San Rocco per don Umberto Collecchia

Nel pomeriggio il corpo verrà accolto in chiesa

Vallecrosia. Tante persone hanno partecipato ieri sera ai festeggiamenti patronali di San Rocco, nell’anno del 50° anniversario della fondazione della parrocchia.

Nonostante il lutto, la parrocchia di San Rocco è riuscita ad organizzare egregiamente il festino che è stato apprezzato e lodato da turisti e residenti per la pulizia, il servizio e la qualità delle pietanze. E’ stata la seconda e ultima serata, dedicata a don Umberto Collecchia, visto che il parroco don Antonio insieme al Comitato Parrocchiale per i Festeggiamenti hanno deciso di annullare le ultime due serate, previste venerdì 17 e sabato 18 agosto, per raccogliersi insieme all’intera comunità vallecrosina e pregare per il parroco emerito recentemente scomparso.

Venerdì 17 agosto alle 16.30, vi sarà infatti l’accoglienza del corpo in chiesa, alle 17.30 verrà recitato il santo rosario mentre alle 18 verrà celebrata la santa messa. Alle 21 si terrà invece una veglia di preghiera per lo storico parroco della chiesa di San Rocco. I funerali si terranno sabato 18 agosto alle 10 presso la parrocchia di San Rocco. Giovedì 23 agosto invece verrà celebrata, alle 18, la santa messa di settimo.

Ordinato presbitero il 14 marzo del 1959, don Umberto era parroco emerito nella parrocchia di San Rocco. La sua profonda umiltà e la sua grande generosità hanno contraddistinto i numerosi servizi a cui è stato chiamato nei quasi sessant’anni di sacerdozio: segretario del vescovo Verardo, rettore del seminario, primo direttore dell’opera pellegrinaggi e iniziatore dei viaggi a Lourdes, direttore dell’ufficio missionario e assistente dell’Azione cattolica, oltre che parroco a Calvo (Ventimiglia), a San Giuseppe (Sanremo) e infine a Vallecrosia, nella parrocchia di San Rocco dove era rimasto a vivere negli ultimi mesi come parroco emerito. “La sua fede incrollabile gli ha permesso di vivere anche gli ultimi mesi di malattia come attesa serena dell’incontro con il Risorto, in spirito di totale affidamento al Padre” – ha affermato don Antonio.