Vallecrosia, l’assessore Marilena Piardi presenta il nuovo progetto lavorativo “Servizio di pubblica utilità”

Integrazione e decoro urbano: un progetto che ha la finalità di favorire l’inserimento lavorativo dei migranti, grazie alla loro attività di volontariato a favore della comunità locale
Vallecrosia. La giunta Biasi ha avviato, da oggi, un progetto che coinvolge i migranti ospitati dal Comune di Vallecrosia, in lavori socialmente utili finalizzati a migliorare la pulizia ed il decoro cittadino, che sono due capisaldi del programma dei Cittadini in Comune.
Il decoro urbano, quale biglietto da visita della città di Vallecrosia, sarà perseguito grazie anche al contributo dei migranti, tutti aventi lo status di cittadino richiedente asilo nel nostro Paese, che opereranno sul territorio comunale, con lavori volti al miglioramento della città di Vallecrosia e con la supervisione dell’Ufficio Tecnico Comunale. Un circolo virtuoso di integrazione, decoro urbano e trasparenza amministrativa.
Il vicesindaco Marilena Piardi, che si è attivata per realizzare il progetto, afferma: “Come da impegni presi in campagna elettorale, dove le priorità erano quelle di restituire una città pulita ed ordinata, abbiamo pensato, in accordo con la maggioranza, di coinvolgere i migranti ospitati a Vallecrosia dalla cooperativa KARIBU. Sottolineo che tutti i soggetti coinvolti hanno lo status di cittadino richiedente asilo nel nostro Paese. Il Comune di Vallecrosia , in accordo con la Prefettura di Imperia, ha attivato un progetto lavorativo “Servizi di pubblica utilità”.
Il progetto ha lo scopo di favorire l’inserimento lavorativo dei migranti e la loro integrazione nel contesto sociale anche attraverso attività di volontariato, a favore della comunità locale. Il gruppo di lavoro opererà prioritariamente nel settore della manutenzione e della pulizia delle aree di verde pubblico in attività integrative del servizio di pulizia delle aree pubbliche, ivi comprese le spiagge e per attività manutentive dell’arredo urbano, con la supervisione di un “coordinatore esperto” della cooperativa e diretto dall’ Ufficio Tecnico Comunale”.