Sognando “Jazz sotto le stelle”, il gran finale ad Ospedaletti sulle note di Rosario Bonaccorso
Ieri sera la musica del trio multietnico Murgia, Nguyên Lê e Cinelu ha incantato il pubblico della rassegna internazionale
Ospedaletti. Hanno sognato sulle onde di un sogno, i fortunati che, superando le minacce di un clima incerto, si sono recati presso l’ex scalo merci del Comune dove si è tenuto eccezionalmente il secondo concerto della rassegna internazionale “Jazz sotto le stelle”.
La 15^ edizione – diretta dal fotografo Umberto Germinale – è un salto nell’adolescenza (presto ancora per parlare di maturità?), di solito contraddistinta dai colpi di testa, dalla voglia di sperimentare cose nuove e, in tal caso, ascoltare sonorità oltre i confini, come quelle del trio Gavino Murgia, Nguyên Lê, Mino Cinelu (Dream Weavers) che ieri sera ha letteralmente incantato il pubblico, sintetizzando melodie provenienti dal mondo.
Stasera il gran finale con Rosario Bonaccorso, espressione di questa terra di Liguria insolitamente arida di talenti, ma che nel jazz ha fornito ossigeno a più di una stella. Come non pensare all’indimenticato Dodo Goya, altro contrabbassista di fama internazionale, ricordato in avvio della rassegna dalla formazione guidata da Andrea De Martini (Ottimo Massimo), con un brano scritto dal compositore e sassofonista sanremese nel giorno della tragica scomparsa.
L’edizione di quest’anno – già, in qualche modo, ci manca – si conclude con l’ultimo progetto musicale di Bonaccorso: “A Beautiful Story”. Per l’occasione alla tromba Fulvio Sigurtà, affiancato da due giovani promesse della scena italiana, Rubino al piano e Paternesi alla batteria. Special guest il sax di Stefano Di Battista.
(Inizio ore 21:30, Auditorium comunale)