Sanremo, la versione di Yakoubi: “Stavo servendo vodka ad Alena, poi è caduta”. Avvocato chiede scarcerazione

31 agosto 2018 | 13:30
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Sanremo, la versione di Yakoubi: “Stavo servendo vodka ad Alena, poi è caduta”. Avvocato chiede scarcerazione
Sanremo, la versione di Yakoubi: “Stavo servendo vodka ad Alena, poi è caduta”. Avvocato chiede scarcerazione
Sanremo, la versione di Yakoubi: “Stavo servendo vodka ad Alena, poi è caduta”. Avvocato chiede scarcerazione
Sanremo, la versione di Yakoubi: “Stavo servendo vodka ad Alena, poi è caduta”. Avvocato chiede scarcerazione

Il magrebino nega la tentata violenza sessuale

Sanremo. Mario Ventimiglia, avvocato di Zied Yakoubi, ha presentato oggi istanza di scarcerazione al Riesame per l’algerino 32enne, irregolare in Italia, accusato del tentato omicidio di Alena Sudokowa, 22 anni, da pochi giorni uscita dal coma farmacologico dopo quasi un mese, da quel 31 luglio scorso quando era stata trovata sulle rocce vicino al mare, sotto al dirupo che dall’Aurelia digrada sulla costa a Capo Nero.

“Le stavo servendo della vodka, quando improvvisamente si è aggrappata a me ed è caduta nel dirupo, trascinandomi con lei”. Ha dichiarato Yakoubi, che continua a sostenere la propria innocenza, sostenendo che non c’è stato alcun tentativo di violenza sessuale o di omicidio. Ma così non è secondo gli inquirenti, che basano la tesi accusatoria anche sulla testimonianza di un inglese, che intorno alle 4,30 del mattino ha sentito e visto un uomo e una donna litigare. Secondo la difesa, invece, Alena era già con Yakoubi quando ha ricevuto la telefonata del padre, preoccupato di non averla ancora vista rientrare. La giovane aveva risposto al genitore, rassicurandolo. Stando alla versione del magrebino, i due avrebbero bevuto insieme in piazza Bresca, poi a bordo di un taxi avrebbero raggiunto Capo Nero, dove l’uomo abitava, ospite di un amico. Il tassista, che ancora non si conosce ma che potrebbe essere ricercato dagli inquirenti in veste di persona informata dei fatti, avrebbe continuato la sua corsa verso Camporosso per accompagnare un secondo magrebino, che era in auto con Zied e Alena.

Nel frattempo Alena, dopo un lungo ricovero all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, è stata trasferita in Germania per essere seguita dalla famiglia. La giovane rischia danni cerebrali permanenti.

Come si spiega la spoporzione tra le lesioni riportate da Alena, che versava in condizioni gravissime quando è stata soccorsa, e quelle subite da Zied Yakoubi, che nella caduta ha riportato la frattura di alcune costole? Secondo la difesa, la differenza nella gravità delle ferite, è dovuta esclusivamente alla differente stazza fisica dei due.