Sanremo, in 700 per il gran finale di Unojazz dedicato a Genova



Raccolti più di 2mila euro che saranno destinati alle famiglie delle vittime e quanti hanno perso la propria casa nel crollo del Ponte Morandi
Sanremo.Gran finale nel segno della solidarietà per l’edizione 2018 di Unojazz. In 700 ieri sera hanno gremito Pian di Nave per il concerto dedicato a Genova che ha chiuso la Rassegna internazionale di musica jazz.
Nel corso dell’evento, che ha portato sul palco i sound di Palvair Project e St Germain, sono stati raccolti 2.185 euro che saranno destinati alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che hanno perso la propria casa nel crollo del Ponte Morandi. Un gesto di cordoglio e vicinanza fortemente voluto da Unogas Energia Spa e Dem’art, i soggetti promotori e organizzatori insieme a Comune e Casinò, che hanno calato il sipario della kermesse iniziata il 15 agosto nella piena soddisfazione.
Così il direttore artistico Marco Tonin: «La caratteristica di Unojazz Sanremo è sempre stata quella di offrire un programma di qualità. Ritengo che questa edizione 2018 abbia mantenuto e implementato questa tradizione, ospitando 12 concerti in 4 giorni. Tutte proposte originali, nella maggior parte esclusive, come esclusiva, “a premiere europea”, è stata la performance di Villa Locura diretta dal batterista Henry Cole. Ensemble che ha ottenuto il plauso incondizionato di John Mc Laughlin, presente tra il pubblico. Solo questo dettaglio basterebbe a testimoniare l’alto livello dei concerti. Ma voglio ricordare ancora Makoto Ozone, arrivato appositamente dal Giappone per unirsi al trio di Arild Andersen: un privilegio di cui pochissime piazze nel mondo, oltre Tokyo e New York, al momento hanno avuto possibilità di godere».
«Tenevamo a un gemellaggio con la Francia e la vicina Montecarlo e abbiamo avuto il massimo – aggiunge Tonin –. L’orchestra nazionale del jazz di Francia ha proposto un progetto di eccellenza, il quartetto Portal Humair Sclavis Chevillon, che sono sicuramente i jazzisti più rappresentativi di oltralpe, e ieri abbiamo assistito a una grande finale con St Germaine: una formazione d’impatto, che ingloba più generi pur restando sempre all’interno del mondo del jazz. E poi le jam session notturne che hanno coinvolto un ristretto ma fedelissimo manipolo di appassionati rinverdendo lo spirito del jazz anche al di fuori del palcoscenico».
Tanti gli elementi di valore di Unojazz Sanremo 2018 che anche quest’anno non ha trascurato l’aspetto benefico. Quindi, il sostegno contingente e sentito a Genova (in nome della quale sono stati annullati tutti gli appuntamenti della serata di sabato), ma anche all’associazione Toko-Vato che da anni opera nel Madagascar centrale e a cui sarà devoluto parte di incasso di competenza di Unogas Energia. Sottolinea il direttore artistico: «Abbiamo riservato un’attenzione speciale alla beneficenza a testimonianza che Unojazz Sanremo persegue obiettivi culturali ma anche di solidarietà, caratteristica unica per un festival di jazz, una manifestazione di cui Sanremo può ben essere orgogliosa. Al riguardo, un mio doveroso ringraziamento a tutti quelli che si sono prodigati per la riuscita, spesso tra difficoltà rilevanti e nonostante la grave sciagura di Genova che così fortemente ci ha toccato tutti. Devo citare il mio partner David Tessier, Andrea De Martini e lo staff di Dem’art per lo straordinario e competente impegno. Stiamo già lavorando alla prossima edizione che vogliamo ancora migliore e innovativa».