Restyling dell’annonario, nuovo confronto con i commercianti che temono la chiusura
La proposta del Comune è di trasferire i banchi dell’ortofrutta in via Rava o piazza Eroi
Sanremo. Se fosse un film sarebbe “via Matteotti 2 la vendetta”.
Ve lo ricordate quando nella “Vasca” si levarono le barricate dei commercianti che non volevano la pedonalizzazione del centro cittadino? Troppo preoccupati per il calo delle vendite? Ecco, la situazione ricorda un po’ la stessa vicenda.
Questo pomeriggio, dopo l’incontro che di ieri con i rappresentanti delle associazioni di categoria, si è tenuto il secondo confronto tra l’Amministrazione comunale e gli operatori del mercato annonario, struttura degli anni ’50 che, per problemi di stabilità e sicurezza, ha bisogno di una ristrutturazione straordinaria urgente. Il progetto prevede di rifare completamente l’area del plateatico, costruendo dei box chiusi e rendendo più fruibile ai clienti l’accesso agli spazi commerciali.
Sono stati stimati tempi di realizzazione pari a 4/5 mesi. Lasso di tempo all’interno del quale qualsiasi attività dovrebbe cessare.
La richiesta dei commercianti, preoccupati per la chiusura delle attività, è di trovare spazi alternativi, anche, se possibile, all’interno del mercato stesso, dove continuare a tenere aperto, e di spezzettare l’intervento in tre lotti (a questo proposito è arrivata da parte di Cna anche una raccolta firme indirizzata al sindaco Biancheri). Ipotesi tuttavia non percorribile secondo i tecnici di Palazzo Bellevue.
L’assessore ai lavori pubblici Giorgio Trucco ha spiegato: “Così si allungherebbero i tempi, ma per motivi di sicurezza del cantiere e di autorizzazioni sanitarie, la divisione dei lavori in lotti non è fattibile. L’unica proposta realistica è lo spostamento dei banchi in via Adolfo Rava, mentre se a voler mantenere aperto fossero meno commercianti, allora si potrebbe valutare di trasferirli nella vicina piazza Eroi“.
“Struttureremo la gara d’appalto in modo tale che venga premiata la ditta che offre tempi di realizzazione celeri e che abbia la capacità di intervenire magari studiando una soluzione che vada a tutela dei titolari dei box, i quali sono purtroppo più penalizzati non potendo fisicamente muovere il negozio”.
“Se il contratto con il Comune – ha continuato l’assessore – prevedesse forme di indennizzo, l’Amministrazione è intenzionata ad attivarle. Altrimenti legalmente non sarebbe possibile riconoscere una forma di risarcimento”.
Il consigliere Antonio Fera, delegato dal primo cittadino a seguire la pratica, ha infine ricordato che se i lavori non dovessero partire, si rischierebbe la chiusura per periodi molto lunghi.