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Imperia, stop alle fake news in sanità. L’appello dell’Asl 1 imperiese: “Chiedete sempre al medico”

1 agosto 2018 | 15:04
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Imperia, stop alle fake news in sanità. L’appello dell’Asl 1 imperiese: “Chiedete sempre al medico”

Grazie alla campagna di sensibilizzazione promossa dai medici, per quanto riguarda il vaccino MPR (Morbillo-Parotite-Rosolia), i dati in provincia sono confortanti

Imperia. Quasi il 25% della popolazione italiana affida la propria salute al web, rischiando di cadere vittima delle fake news. E’ quanto emerge da un rapporto presentato dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri presentato oggi a Imperia. “Questo significa”, ha spiegato il dottor Francesco Alberti, presidente dell’ordine nell’imperiese, “Che ci sono molti cittadini che si informano da persone non qualificate”. Per questo, la federazione nazionale sta promuovendo una campagna di sensibilizzazione dei cittadini contro le fake news in rete, con l’obiettivo di restituire al medico il ruolo centrale nel rapporto con il paziente rispetto al delicato e importante tema della salute. 
E’ stato appositamente creato anche un sito internet ad hoc: dottoremaeveroche.it nel quale medici e cittadini possono scambiare opinioni serie.

Al tavolo, stamani, era presente anche l’assessore dei Servizi Sociali del Comune di Sanremo, Costanza Pireri, in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci, che si occupa della sanità: “E’ estremamente importante che i neo genitori comprendano la valenza della vaccinazione e non siano fuorviati da cattive notizie”, ha detto la Pireri, che nella sua attività di volontariato nel campo oncologico dichiara di “ascoltare spesso falsità incredibili”.

Dottor Francesco Alberti

“Il problema è la qualità dell’informazione”, ha spiegato Giovanni Bruno, direttore del presidio unico ospedaliero dell’Asl 1 Imperiese, “Con la cattiva informazione si accentua un conflitto tra operatore sanitario e cittadino. Lo scopo principale che può avere l’ordine dei medici è quello di ricostruire una alleanza tra medico e paziente, in modo che si capisca che noi medici non siamo nemici”.

Per quanto riguarda i vaccini, argomento principe delle fake news, il dottor Pier Francesco Brozzi, dell’Ufficio Igiene dell’Asl 1 imperiese, ha detto: “Il vaccino è uno strumento di prevenzione, la prevenzione si fa con i soggetti sani e questo sembra una cosa banale ma non lo è perché, mentre su un soggetto malato c’è una sorta di accettazione di ogni cura proposta dal medico, su quello sano tutto viene sempre visto come un sospetto. E qui c’è un grosso problema di cultura. L’altro aspetto da tenere in considerazione è che più un vaccino funziona bene più nel tempo tende ad essere sottovalutato, così come ad essere sottovalutata la malattia stessa”.

Dottor Giovanni Bruno

Qualche esempio? La poliomielite: “Perchè vaccinare il bambino per una malattia che non si vede più?”, chiedono spesso i genitori ai medici. “E’ un errore gravissimo pensare che non esista più la poliomielite”, ha spiegato Brozzi, “Esiste ancora in alcuni paesi come Pakistan, Nigeria, Afghanistan e Siria e sottovalutare questo problema da parte nostra sarebbe un errore gravissimo: significherebbe creare una sacca di persone ricettive”. Ad essere invece stata eradicata in passato, grazie al vaccino, è invece il vaiolo: malattia che oggi non esiste più e per la quale, infatti, non è più previsto alcun vaccino obbligatorio.

Esiste ancora la difterite, invece, in alcuni paesi dell’est e in sud America, per cui è necessario vaccinarsi. Stessa cosa vale per il morbillo. “Pochi anni fa avevamo pochissimi casi di morbillo”, hanno spiegato i medici, “Anche se la vaccinazione non era obbligatoria ma caldamente consigliata. Poi, a causa della falsa teoria che voleva una correlazione tra vaccini e autismo, teoria poi confutata, il numero di vaccinati è drasticamente diminuito e anche in provincia di Imperia si è avuta una recrudescenza della malattia”. Cinquemila i casi di morbillo nel 2017 in Italia. Cinque i decessi di cui uno a Sanremo. Nella sola provincia di Imperia, nel primo periodo del 2018, si sono registrati circa 35 casi.

Grazie alla campagna di sensibilizzazione promossa dall’ordine dei medici, per quanto riguarda il vaccino MPR (Morbillo-Parotite-Rosolia), i dati in provincia di Imperia sono confortanti: si è arrivati infatti ad una copertura di oltre il 94% di vaccinati. Una percentuale vicina al fatidico 95%, dato considerato fondamentale per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge che consente una protezione dalla malattia anche per chi non si è, per diversi motivi, vaccinato.

Assessore Costanza Pireri