Disastro a Genova: sale a 37 il numero delle vittime. Le storie dietro alla tragedia

15 agosto 2018 | 09:32
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Disastro a Genova: sale a 37 il numero delle vittime. Le storie dietro alla tragedia
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Una famiglia distrutta mentre andava al mare dai nonni

Genova. Sale ancora il numero dei morti. Sono 37. Ma ancora non si conosce il numero definitivo delle vittime della tragedia di ponte Morandi. Dopo una notte di lavoro, trascorsa a scavare tra le macerie, i circa 300 vigili del fuoco impegnati a Genova continuano a cercare possibili superstiti e a recuperare cadaveri.

Di alcune vittime non si conosce ancora l’identità. Secondo Genova24 sono una ventina i morti identificati.

Tra le vittime c’è Andrea Cerulli. Portuale della Culmv, a darne notizia il Genoa Club Portuali Voltri. “Il Genoa Club Portuali Voltri si stringe attorno alla famiglia di Andrea, nostro associato, nostro amico, nostro collega, vittima della tragedia di Ponte Morandi. Ciao Andre…” si legge su uno status sulla pagina Facebook del club tifosi dove si vede anche una fotografia di Andrea Cerulli con il figlio piccolo. Il portuale si stava recando al Vte per il suo turno di lavoro.

Morti anche due operai dell’Amiu: Mirko Vicini e Bruno Casagrande. Sono stati travolti da un pilone crollato mentre si trovavano al lavoro nell’isola ecologica di Campi. La direttrice dell’azienda Tiziana Merlino ha espresso cordoglio a nome di tutta la società partecipato: “I danni sono inestimabili ma nulla paragonati al dolore per le vite perse”. Uno dei due operai era inizialmente stato dato per disperso e si sperava potesse non trovarsi sul luogo di lavoro, ma poi il suo corpo senza vita è stato trovato in serata. Erano precari assunti poche settimane fa. Disperso Sandro Campora, dipendente di Aster.

Un’intera famiglia – madre, padre e figlio piccolo – residente a Campomorone è stata distrutta nel crollo. La donna si chiamava Ersilia Piccinino. Il figlio Samuele non aveva ancora 8 anni. Il marito Roberto Robbiano, tecnico informatico. Stavano andando al mare dai nonni.

Si stava recando sul posto di lavoro, invece, Marjus Djerri, giovane addetto alle pulizie, originario dell’Albania. Era in macchina per raggiungere Rapallo. Con lui il collega Edi Bokrina.

Non è sopravvissuta Elisa Bozzo, giovane di Busalla. E lutto anche a Borghetto Santo Spirito: ha perso la vita Luigi Matti Altadonna, 35 anni, originario di Borghetto ma da tempo residente nel capoluogo ligure. E’ stato identificato in ospedale dai familiari. Nel pomeriggio disperato era stato l’appello, anche sui social network, di chi non riusciva ad avere più notizie di Luigi Matti Altadonna, fino alla notizia del suo decesso.

E poi gli stranieri. Tra loro almeno tre giovani francesi: Nathan, Melissa, Nemati Alizé: 20 e 22 anni. Erano di Montpellier. Avrebbero dovuto imbarcarsi alla sera su un traghetto. Così come Francesco Bello, anche lui in viaggio per trascorrere le ferie. La città di Genova ha dichiarato due giorni di lutto, oggi 15 e domani 16 agosto.

L’elenco delle vittime in via di aggiornamento
Andrea Cerulli, 47 anni
Axelle Nèmati Alizee Plaze, 21 anni
Marta Danisi, 28 anni
Juan Ruben Figueroa Carrasco, 68 anni
Roberto Robbiano, 44 anni
Samuele Robbiano, 8 anni
Ersilia Piccinino, 41 anni
Elisa Bozzo, 33 anni
Marian Rosca, 36 anni
Leyla Nora Rivera Castillo, 47 anni
Francesco Bello, 41 anni
Carlos Jesus Erazo Trujillo, 26 anni
Vincenzo Licata, 57 anni
Juan Carlos Pastenes, 64 anni
Alberto Fanfani, 32 anni
Marjus Djeri, 28 anni
Luigi Matti Altadonna, 34 anni
Edy Bokrina
Uomo non identificato
Uomo non identificato (25-30 anni)
Donna non identificata (25-35 anni)
Donna non identificata (25-35 anni)
Uomo non identificato (25-35 anni)