Bordighera, sulla rotonda di Sant’Ampelio palme Washingtonia invece che Dactylifera: ecco perché

Assessore Laganà: “Le quattro Washingtonia sono una donazione della ditta che ha realizzato la rotonda”
Bordighera. Da una parte c’è l’ex sindaco e ora consigliere di minoranza Giacomo Pallanca (Progetto Bordighera) che, foto alla mano, lancia un sondaggio sulle pagine Facebook bordigotte chiedendo: “Cosa ne pensate della scelta fatta dall’amministrazione di sostituire le palme previste in progetto, Phoenix Dactylifera, con altre palme? La prima scelta era stata fatta perché la Dactylifera è la palma di Bordighera, simbolo della nostra città”.
Dall’altra c’è la risposta dell’assessore Marco Laganà, che spiega in modo puntuale i motivi per cui a svettare sul belvedere vicino alla chiesetta dedicata al santo patrono Ampelio, che la leggenda vuole abbia portato a Bordighera i semi delle palme da dattero dall’Egitto, non saranno le dactylifere ma le palme Washingtonia.
I motivi sono diversi: “Innanzitutto si tratta di quattro palme che la ditta che ha realizzato la rotonda ha donato al Comune come ringraziamento per la collaborazione e la disponibilità che in questi anni di lavoro hanno caratterizzato i rapporti tra il privato e l’ente pubblico”, ha spiegato l’assessore, “Per cui mi è sembrato giusto accettare questa donazione, che ritengo essere un gesto bellissimo”. “Vorrei poi precisare”, ha aggiunto Marco Laganà, “Che nell’ultima variante al progetto definitivo, approvata sotto la supervisione della Sovrintendenza quando ancora al governo cittadino c’era l’amministrazione Pallanca, l’acquisto delle quattro dactylifere era stato stralciato per motivi economici e dunque, di conseguenza, di palme non ne erano più previste”.
“Sono consapevole”, ha aggiunto l’assessore, che di mestiere è giardiniere e ha un vivaio di famiglia, “Che la Dactylifera è più importante e rinomata come pianta, rispetto alla Washingtonia. Ma mentre solo nel 5% dei casi il punteruolo rosso attacca quest’ultima specie, la Dactylifera, soprattutto se di importazione, è molto più soggetta all’attacco del coleottero: studi dimostrano che dopo le Canariensis, sono le palme Dactylifera quelle più colpite. Mentre addirittura dalla Washingtonia viene ricavata una molecola utilizzata per la lotta biologica al punteruolo rosso”.
Un ultimo motivo è dettato dagli spazi lasciati alle piante: “Sono troppo stretti per ospitare l’apparato radicale di unaDactylifera, molto più esteso di quello della Washingtonia”, conclude Laganà, “Inoltre abbiamo degli esemplari di Washingtonia vicino alla chiesetta di Sant’Ampelio, per cui non mi sembra così strano metterne altri”.