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Arma di Taggia, regna il degrado: il grido d’allarme dei cittadini

1 agosto 2018 | 10:20
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Arma di Taggia, regna il degrado: il grido d’allarme dei cittadini
Arma di Taggia, regna il degrado: il grido d’allarme dei cittadini
Arma di Taggia, regna il degrado: il grido d’allarme dei cittadini
Arma di Taggia, regna il degrado: il grido d’allarme dei cittadini
Arma di Taggia, regna il degrado: il grido d’allarme dei cittadini
Arma di Taggia, regna il degrado: il grido d’allarme dei cittadini

Il rovescio della medaglia del primo anno di mandato del sindaco Mario Conio

Taggia. Un anno di mandato del sindaco Mario Conio. Il tallone d’Achille del bilancio amministrativo si chiama degrado urbano.

E’ un grido d’allarme quello lanciato dai cittadini e da alcuni turisti che frequentano le spiagge di Arma in questo periodo di picco estivo, “offesi” dalle parole del primo cittadino che li accusa apertamente di avere ancora «cattive abitudini».

“Letto l’articolo sono partita come un fulmine – spiega una nostra lettrice residente a Milano ma che da anni frequenta il Comune, portavoce dell’indignazione di molti residenti della frazione turistica – nella speranza di incontrare il sindaco Conio per dirgli le seguenti cose: “Bello quello che si propone di fare ma non possiamo essere d’accordo con le parole che ha speso riferendosi ai cittadini e turisti di Arma”.

Continua nella lettera consegnata a Riviera24.it: “Invece di criticare i cittadini, provi a vedere il rovescio della medaglia. Cosa dice del degrado che regna incontrastato ad Arma di Taggia?”.

“Pensiamo al depuratore. Quando pensa di cambiare le pompe che ci sono vicino al fiume con più di 50 anni di servizio? Il lungomare è pervaso da cattivi odori.

“A cosa valgono le telefonate allo sportello del cittadino se poi le segnalazioni spesso rimangono inascoltate?”.

“Venga a vedere come è conciata via Papa Giovanni, una strada disastrata, marciapiedi fatiscenti e completamente al buio la sera, invasa da scarafaggi, topi e sporcizia. Il parcheggio della scuola demolita è pieno di crepe e la notte viene paura ad andarci, visto che non c’è nemmeno un palo della luce puntato sullo spiazzo”.

“E non parliamo di Villa Boselli, meno male che l’aveva risistemata (commenta sottovoce). La mattina si assiste a scene da terzo mondo, persone che si lavano in pubblico, resti di una notte passata all’aperto dappertutto”.

“Per fortuna che all’ufficio ambiente avete del personale preparato, altrimenti in che condizioni rimarrebbe Arma di Taggia?”.