Ventimiglia, Ghini (Uil Liguria): “I controlli esasperati al confine rischiano di mettere in ginocchio l’economia ligure”

3 luglio 2018 | 12:24
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Ventimiglia, Ghini (Uil Liguria): “I controlli esasperati al confine rischiano di mettere in ginocchio l’economia ligure”

“La Uil della Liguria mette a disposizione competenze e spirito di missione per favorire il dialogo e riportare equilibrio tra le comunità sociali ed economiche”

Ventimiglia. Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria, commenta la situazione della frontiera tra Italia e Francia:

“I controlli a tappeto della gendarmeria francese, per il timore che i migranti lascino l’Italia per la Francia, e di conseguenza le continue deroghe a Schengen, innalzano il livello di insicurezza percepita e gettano nello sconforto lavoratori e operatori di turismo e commercio. Si temono, infatti, battute di arresto in questi settori che, soprattutto nella buona stagione, fanno vivere e crescere l’Imperiese e la Liguria. Muoversi è diventato un problema serio.

La situazione appare, oltremodo, esasperata da un dialogo aspro e acceso e da una dialettica interna ai due paesi che appare propensa ad alzare i toni e ad abbassare il livello del buon senso. Questo contesto rischia di compromettere il duro lavoro degli operatori del turismo e del commercio da cui è costituita l’economia del territorio della Liguria a Ponente.

Apprendiamo di situazioni che hanno del surreale, tutte a svantaggio delle comunità del lavoro e delle attività commerciali e turistiche dei nostri territori, per non parlare del disagio dei lavoratori frontalieri costretti a subire code, rallentamenti, controlli continui.
La Uil della Liguria mette a disposizione competenze e spirito di missione per favorire il dialogo e riportare equilibrio tra le comunità sociali ed economiche, senza dimenticare che le criticità legate alla sventura delle persone che cercano rifugio in paese non in guerra vanno gestite in un clima diverso da quello attuale.

Non crediamo a un Europa basata sulla diffidenza e sulla tensione, crediamo a un Europa che tuteli i cittadini e le attività sui territori, crediamo a un Europa che sappia gestire i flussi dei lavoratori tra uno stato e l’altro e la libera circolazione dei giovani e degli studenti che fanno della fiducia la loro finestra sul futuro”.