Manifestazione pro migranti. La risposta dei no borders: “Ventimiglia sotto scacco dei governi, non dei solidali”

1 luglio 2018 | 11:50
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Manifestazione pro migranti. La risposta dei no borders: “Ventimiglia sotto scacco dei governi, non dei solidali”

“Le code di auto francesi alla ricerca di alcolici e sigarette ci sono sempre state a Ventimiglia”

Ventimiglia. Da una parte c’è il sindaco Enrico Ioculano, al quale si sono uniti i colleghi dei comuni vicini, l’onorevole Flavio Di Muro e tantissimi cittadini. Dall’altra ci sono i no borders di Progetto20k, che hanno organizzato una manifestazione di carattere internazionale per il prossimo 14 luglio a Ventimiglia.

Mentre il sindaco si è opposto con forza al corteo pro migranti in un giorno “commercialmente e turisticamente importante”, come egli stesso lo ha definito, gli attivisti non vogliono mollare il colpo, e attraverso Facebook, mandano un messaggio a cittadini e istituzioni.

“In primis ci vogliamo rivolgere alla cittadinanza ventimigliese: i governi italiani e europei hanno sempre messo sotto scacco la città di Ventimiglia, la colpa non è dei migranti o dei solidali, ma dell’esistenza stessa del confine”, scrivono, “Sono le politiche Italiane ed Europee, non certo le manifestazioni di solidarietà, che stanno mettendo in discussione Shengen, facendo ricomparire per tutte/i un confine che non dovrebbe esistere più e che invece diventa sempre più brutale. In questi anni i cittadini di Ventimiglia hanno dimostrato in tantissime occasioni da che parte stavano. Partendo dai tempi del campo sugli scogli dei Balzi Rossi, sino ad oggi hanno portato coperte, cibo, sostegno alle migliaia di donne, uomini, bambini bloccate a Ventimiglia. Non sono bastate le ordinanze del Sindaco Ioculano che vietavano ai suoi concittadini di portare cibo ai migranti a fermare questa solidarietà attiva e diffusa: ogni giorno erano tanti i ventimigliesi che portavano ai migranti un vecchio vestito o una coperta, magari nascondendoci dentro del pane, della frutta, una bottiglia d’acqua”.

E ancora. “Non è bastato che Ioculano facesse di tutto per far chiudere la Chiesa delle Gianchette di don Rito, unica struttura a Ventimiglia che ospitava donne e bambini, costringendo anche loro a vivere sotto un ponte.
Non è bastato neppure sostenere gli sgomberi e i rastrellamenti razziali per le strade di Ventimiglia e le conseguenti deportazioni.
Ancora oggi, ogni giorno, in Caritas, sul fiume Roya, sui sentieri, in stazione, tanti uomini e donne, ventimigliesi e non, provano a sostenere ed aiutare il viaggio di chi non ha nulla e non chiede altro che raggiungere un parente, un amico, la fine di un viaggio terrificante.
Come in passato, anche per il 14L siamo sicuri che i cittadini di Ventimiglia sorprenderanno il loro sindaco e scenderanno in piazza e dimostrando ancora una volta che la solidarietà attiva è un’arma, l’unica forse, che ci è rimasta contro un’idea di Europa sempre più brutale.
Interessante, infine, è notare come anche sull’economia la preparazione del primo cittadino sia scarsa e poco lungimirante.
Le code di auto francesi alla ricerca di alcolici e sigarette ci sono sempre state a Ventimiglia.
Anche in questo caso, ci sembra che il vero pericolo non sia certo la manifestazione del 14L, ma la possibile crisi di Shenghen: già sta accadendo che la Francia chieda i documenti a tutti i passeggeri dei treni, dagli ultimi incontri europei escono scenari molto cupi sulla futura ricomparsa dei confini interni per tutte/i.
Il percorso della manifestazione garantirà comunque l’accesso ai parcheggi già dal pomeriggio e le strade per la frontiera saranno solo parzialmente interessate dal percorso.Non dimentichiamoci che migliaia di partecipanti alla giornata del #14L consumeranno chi un caffè, chi una bottiglia d’acqua, un panino o una birra a fine percorso. Come detto, quindi, l’invito è a conoscersi e a superare le differenze, è un invito ad incontrarsi percorrendo insieme le strade della città e scambiandosi idee durante il percorso.
INVITIAMO TUTTE LE PERSONE RESIDENTI A SUPERARE LE PAURE, LA DIFFIDENZA E L’ODIO VERSO CHI È DIVERSO, PROVANDO A CONOSCERSI SENZA TIMORI NELLA GRANDE FESTA DI SABATO 14 LUGLIO.
Ricordiamo a tutte e tutti che la manifestazione è autorizzata dalla Questura di Imperia: sarà una grande marea che attraverserà le strade della città di Ventimiglia rivendicando la libertà di movimento, contro le diseguaglianze di genere, per un permesso di soggiorno Europeo e per la rinascita di un corpo sociale solidale.
Infine anche la frase del Sindaco “Le manifestazioni sono benvenute ma a casa vostra, grazie!”, ci fa capire come non si sia compreso, quanto ai solidali ventimigliesi o di altri luoghi stia a cuore il benessere della citta e la tolleranza sociale.
Ventimiglia è casa per molte e molti grazie alla sua posizione e questo dovrebbe essere una ricchezza!
Sanremo News ed il sindaco definiscono la manifestazione “Contro la Francia”:
“Manifestare a Ventimiglia il 14 di luglio contro le politiche migratorie della Francia è un’idiozia incredibile oltre che una provocazione”.La manifestazione è contro le politiche migratorie della Francia? Vero in parte, ma non solo.
“Ventimiglia città aperta: manifestazione internazionale #14L” vuole mettere sotto i riflettori tutte le politiche disumane, dalle recenti decisioni Europee, a quelle del decreto Minniti-Orlando, da quelle di Salvini, a quelle di Macron, insieme a quelle messe in campo dall’amministrazione comunale presieduta proprio da Ioculano.
Scendere in piazza il #14L significa mettere a valore le esperienze di umanità e solidarietà, dal Mar Mediterraneo alle grandi città italiane, fino ai confini come Ventimiglia, Como e il Brennero. Il motivo è semplice, caro sindaco: il confine è qualsiasi pensiero, muro, azione, gesto che disprezza, esclude e ghettizza; per noi il #14L è la possibilità concreta che persone di ogni provenienza possano parlare, cantare, mangiare e passeggiare serenamente per la città, avendo la libertà di esistere senza sfruttare un altro essere umano donna o uomo che sia.In discussione non è il futuro dei migranti, ma quello di tutte/i.
Per concludere, ci dice che “è un’idiozia incredibile oltre che una provocazione”Con questa frase che emana odio e disprezzo, Ioculano ci invoglia, invece, a una partecipazione e un impegno sempre maggiore per cercare e ottenere libertà, uguaglianza, fratellanza e sorellanza!”