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Imperia, pasticcio delle dimissioni di Gianesini, le giustificazioni

16 luglio 2018 | 19:26
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Imperia, pasticcio delle dimissioni di Gianesini, le giustificazioni

Spiegazione (senza autocritica) della segretaria generale Rosa Puglia

Imperia. Il sindaco Claudio Scajola sul “pasticcio”, anticipato da Riviera 24: “Abbiamo fatto verifiche con le autorità, la norma potrebbe sembrare ancora controversa ma non posso che prendere atto della assoluta disponibilità dell’ingegner Gianesini a farsi da parte. Avrò modo di utilizzare la sua professionalità in altro modo fuori dalla Giunta”.

Rosa Puglia, segretario generale di Palazzo civico dice: “La legge finanziaria del 2009 prevedeva un numero massimo assessori non superiore a un quarto dei consiglieri . La legge numero 42 del 2010 estendeva questa regola. Quindi, considerando 33 consiglieri la media di una quarto arroondata al numero superiore fa 9 nove assessori al massimo”.

Critici dai banchi dell’opposizione Luca Lanteri e Guido Abbo che mettono in dubbio anche la laurea di Gianesini indicata nel suo curriculum. Maria Nella Ponte (Movimento 5 Stelle): “Non si comprende come al sindaco Scajola possa essere sfuggita una cosa del genere. “Potrei dire -la replica di Claudio Scajola – che si tratta della classica ‘italianata’.

C’è un codicillo, una mezza riga di una Finanziaria che dice anche che nei comuni in massimo non è più un terzo dei consiglieri, ma un quarto. Siccome poi questa riga non è stata poi abrogata, ho ritenuto non ho voluto correre rischi che una qualche determinazione venisse annullata. L’Ambiente è importante, ma non ci sono deleghe leggere e pesanti perché ho trovato una città in cui non funziona niente. Ho voluto 10 assessori perché il totale della spesa degli assessori sarebbe stata comunque pari”.