Imperia, la “sesta provincia calabrese”: il rapporto della Dia conferma l’operatività della ‘ndrangheta

La locale di Ventimiglia opera anche a Bordighera e Diano Marina
Imperia. Il rapporto dell’attività svolta dalla Direzione Investigativa Antimafia nel semestre giugno-dicembre 2017 è chiaro: in provincia di Imperia la criminalità organizzata è una realtà presente e operativa. Non solo a Ventimiglia, dove ha base la “locale” della ‘ndrangheta calabrese, ma anche nelle città limitrofi.
In Liguria “si conferma l’esistenza di una struttura criminale, denominata Liguria, con proiezioni anche in basso Piemonte, operante attraverso almeno quattro locali dislocati a Genova, Ventimiglia, Lavagna (GE) e Sarzana (SP)”. Organismi che, secondo la Dia, sono coordinati tra loro e con il “Crimine reggino attraverso la Camera di controllo, un’entità intermedia con sede a Genova”. A garantire i collegamenti con la vicina Costa Azzurra, invece, è la “Camera di passaggio, dislocata a Ventimiglia”.
Infiltrazione del tessuto politico-amministrativo locale e dell’economia, traffico di stupefacenti, in particolare cocaina: sono questi gli ambiti d’azione delle cosche in Liguria.
“Per ciò che concerne, invece, la provincia di Imperia, si conferma l’operatività del locale di Ventimiglia anche su Bordighera e Diano Marina, ove si registra la presenza di famiglie originarie di Anoia (RC) e Seminara (RC)”, si legge, “Giova ricordare, infatti, che Imperia è stata definita la “sesta provincia calabrese”, in considerazione della capillare presenza di esponenti di spicco della ‘ndrangheta, ampiamente documentata dalle diverse attività d’indagine concluse negli ultimi anni. In proposito, appare emblematica la Sentenza della Corte di Cassazione – esito giudiziario dell’operazione “La Svolta” – intervenuta nel mese di settembre, che ha portato al riconoscimento giudiziario, in via definitiva, dell’articolazione territoriale insediata nell’estremo ponente ligure, il cd. locale di Ventimiglia, qualificato dalle sue funzioni di coordinamento con l’omologa proiezione ultra nazionale, attiva nella vicina riviera francese, la cd. “Camera di passaggio” o “di transito”. Sono stati individuati come capi storici della citata cellula mafiosa alcuni esponenti delle cosche PIROMALLI e MAZZAFERRO della Piana di Gioia Tauro, nonché delle cosche ALVARO di Sinopoli e PELLE di San Luca. Peraltro, il decesso per cause naturali di due esponenti di rilievo delle citate famiglie, rispettivamente nei mesi di gennaio e luglio, avrebbe, di fatto, aperto la questione della successione ai vertici del sodalizio. Oltre alle predette famiglie, sarebbero presenti in provincia di Imperia anche compagini criminali provenienti da Seminara (RC), quali i SURACE, i PAPALIA e i DE MARTE, tutti ricadenti nel locale di Ventimiglia. La vocazione al narcotraffico dei DE MARTE è stata riscontrata, nel mese di dicembre, dalla Polizia di Stato che ha proceduto all’arresto di un esponente del sodalizio che deteneva illegalmente armi e circa 9 chilogrammi di marijuana”.
Taggia.“Tra Taggia e Sanremo si segnala, inoltre, la presenza di soggetti collegati alle cosche di Palmi e Gioia Tauro. Nel corso del semestre, le cosche dell’estremo ponente ligure sono state colpite anche sotto il profilo patrimoniale. Nel mese di luglio, infatti, personale della DIA di Genova, della Polizia di Stato e della Guardia di finanza ha eseguito un decreto di sequestro, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Imperia, nei confronti di un soggetto originario di Rosarno (RC), da anni residente a Sanremo e considerato contiguo alla cellula di ‘ndrangheta di Ventimiglia. Il provvedimento, che ha riguardato una villa ed un terreno siti a Sanremo per un valore di circa 700 mila euro, ha tratto origine da una misura di prevenzione patrimoniale proposta dalle Pro- cure di Reggio Calabria ed Imperia”.
Ventimiglia.“Nello stesso contesto imperiese si colloca, infine, l’arresto di un soggetto di origine reggina, operato a Ventimiglia, il 7 novembre, dalla Polizia di Stato, nell’ambito della citata operazione “Cumps-Banco nuovo”. Il soggetto in questione – indiziato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dalle modalità mafiose201 – è stato, infatti, trovato in possesso di circa 1 chilogrammo di cocaina”.