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Candidatura a sindaco di Pezzini, Futura Sanremo: “Abbiamo scelto di correre da soli”

27 luglio 2018 | 17:33
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Candidatura a sindaco di Pezzini, Futura Sanremo: “Abbiamo scelto di correre da soli”

“Correre appaiati con altri equivale a perdere la propria identità, la propria dignità e perchè accucciarsi dentro la pancia della vacca (i partiti istituzionali) non assicura più nulla”

Sanremo. Le parole di Futura Sanremo in seguito all’ufficializzazione della candidatura a Sindaco Avv. Alberto Pezzini:

“Non possiamo più attendere oltre. Avrei voluto ancora aspettare, ma non me la sento più. Anche Sean Connery ne Gli Intoccabili ha detto che di qualcosa bisogna pur morire.

Io non voglio morire di una Sanremo malata, ma vorrei vedere ancora una volta una città pulita, silenziosa, in cui la passeggiata dell’Imperatrice è affollata, e il turismo torna ad essere il nostro, quello degli inglesi, dei russi di elite. Insomma, una specie di sogno.

In realtà, ogni volta che dico di volermi candidare a Sindaco della città di Sanremo, la prima domanda che mi viene posta è sempre la stessa: con chi corri, da chi ti fai appoggiare? Corro da solo o corro in branco ? Noi – di Sanremo Futura e Nazione Futura– abbiamo scelto di correre da soli. Perchè ?

Perchè correre appaiati con altri equivale a perdere la propria identità – e la propria dignità – e perchè accucciarsi dentro la pancia della vacca (i partiti istituzionali) non assicura più nulla. Fate voi.

Abbiamo una città dilaniata dalla rumenta, offesa ogni giorno da centinaia di soggetti che fanno paura solo a guardarli (facce patibolari), una pista ciclabile ai limiti della resistenza del cemento e in debito milionario (a proposito dove sono andati a finire 19 milioni di euro per una pista di asfalto ?), e dovrei preoccuparmi di studiare a tavolino alleanze strategiche o tattiche per non dimenticare che la realtà è fatta di numeri (perchè poi Pezzini, lo sai, se non hai i numeri…) ? Grazie. La realtà che vedo ogni giorno è quella che vedete tutti, un immondezzaio. No, grazie, non ci sto più. Mi sono scocciato. Non prometto nulla, ma soltanto lacrime e sangue. Non sono Churchill, ma la voglia di lottare l’abbiamo forte e da sempre. E la città è in rovina”.