Bordighera, Ramoino cacciato dalla maggioranza: è scontro in consiglio comunale



Il blogger Abbondanza “insegue” l’assessore Laganà, che non cede alle provocazioni
Bordighera. E’ scontro in consiglio comunale tra il sindaco Vittorio Ingenito, il suo predecessore e ora consigliere di minoranza Giacomo Pallanca e Giovanni Ramoino, finito nel gruppo misto dopo esser stato cacciato dalla maggioranza per non aver informato il gruppo di Ingenito della propria partecipazione ad una cena a casa dei Pellegrino a Montenero. Un consiglio comunale con un finale animato, con Ramoino che urla “Vergognatevi” all’indirizzo della maggioranza e del vice-presidente del consiglio comunale, Laura Pastore, che non gli ha dato la parola per un intervento conclusivo.
E poi Christian Abbondanza, il blogger de La Casa della Legalità che, telecamere alla mano, insegue l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Laganà, chiedendogli di rispondere a domande sui suoi presunti rapporti con ‘ndranghetisti.
Una scena surreale, avvenuta sotto gli occhi dei carabinieri in borghese fuori dal Palazzo del Parco, sede del consiglio comunale.
Gli antefatti. Settimo e ultimo punto all’ordine del giorno, l’interpellanza presentata dal gruppo consigliare “Progetto Bordighera” sul “caso Ramoino”: il consigliere cacciato dalla maggioranza dopo che, in una video-intervista realizzata dal blogger Abbondanza, veniva resa nota la partecipazione del consigliere ad una cena a casa di Giovanni Pellegrino.
Il blogger Christian Abbondanza mentre parla con l’ex sindaco Giacomo Pallanca
“Perché avete adottato due pesi e due misure nei confronti dei consiglieri Walter Sorriento (fotografato ai funerali del boss della ‘ndrangheta Giuseppe Marcianò, ndr) e Giovanni Ramoino?”, ha chiesto Giacomo Pallanca. E poi rivolto al sindaco Ingenito: “Lei parla di trasparenza, allora può spiegare la differenza tra i casi di Sorriento e Ramoino? Non ritiene più grave il caso di Sorrento con la sua presenza documentata da fotografie al funerale del boss della ‘ndrangheta Giuseppe Marcianò che la presunta presenza a cena a casa dei Pellegrino di Ramoino, basata sulla testimonianza della moglie di Giovanni? Non è più grave che Sorriento, agente della polizia locale, sia andato al funerale di un boss della mafia? E’ una questione di opportunità”.
La risposta di Ingenito – che ha spiegato come sia stato il mancato chiarimento sulla presunta partecipazione alla cena, richiesto e non ottenuto dalla maggioranza a Ramoino, a motivare l’allontanamento del consigliere – non ha soddisfatto Pallanca: “Non mi ha dato alcuna risposta, questo dimostra che non siete in grado di darne, di risposte, e la cosa è gravissima. Ricordo che in allora il consigliere Sorriento era già un pubblico ufficiale e portava una divisa. C’è un discorso di opportunità. Siccome voi dite che c’è trasparenza, sarebbe stato doveroso che Sorriento comunicasse il motivo per cui è andato al funerale. Ramoino perché non vi ha informato lo avete mandato via, invece Sorriento lo avete tenuto. E le non risposte date a tutte quante le domande sono un segno molto grave. Fare della dialettica una non risposta su interpellanze di questa importanza, denota che lasciate una pagina d’ombra su domande semplici”.
“Forse non sono stato chiaro”, ha replicato il sindaco, “Noi abbiamo preso questa decisione perché il consigliere Ramoino non ha dato opportune spiegazioni al consiglio comunale. Lei travisa quello che è l’obbligo di una persona che si trova davanti ad un pubblico ministero di rispondere: ha preso questa come un’aula di tribunale. Potrà fare tutte le domande che vuole, risponderò a quelle di cui ho piena conoscenza, alle altre non rispondo”. Ha concluso Ingenito: “Per quanto riguarda il consigliere Sorriento, era all’epoca un pubblico ufficiale e lo è ancora oggi. Non sono stati presi provvedimenti né dalla polizia locale né dal sindaco di Ventimiglia dopo la sua apparizione al funerale di Marcianò”.
L’intervento di Giovanni Ramoino al termine del consiglio comunale
A questo punto, mentre il presidente del consiglio comunale dichiarava conclusa la seduta, Giovanni Ramoino ha battuto un pugno sul tavolo, chiedendo di poter leggere una sua dichiarazione. “Il regolamento non prevede repliche”, ha detto Laura Pastore. “Vergogna”, ha allora tuonato Ramoino, “Questa è la vostra trasparenza? Mi infangate e poi non mi lasciate parlare. Siete vergognosi”.
Il blogger Christian Abbondanza insegue l’assessore Marco Laganà all’uscita del consiglio comunale