Taggia, “La nostra splendida avventura insieme all’Azione Cattolica”

26 giugno 2018 | 16:51
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Taggia, “La nostra splendida avventura insieme all’Azione Cattolica”
Taggia, “La nostra splendida avventura insieme all’Azione Cattolica”
Taggia, “La nostra splendida avventura insieme all’Azione Cattolica”
Taggia, “La nostra splendida avventura insieme all’Azione Cattolica”

“L’Ac diocesana che ha voluto e organizzato la manifestazione si dichiara soddisfatta del risultato”

Taggia. Scrive Valeria Ammirati: 

“La nostra splendida avventura, sabato sera a Taggia, è stata grandiosa. Non per essere autoreferenziali o per malcelata vanagloria: lo dicono i numeri. Una Chiesa stracolma – più di 400 persone hanno seguito la santa Messa celebrata dal Vescovo monsignor A. Suetta, insieme a mons. Careggio e mons. Lupi, oltre agli assistenti attuali, agli ex assistenti, ai sacerdoti della Diocesi e a don Antonio Arnaldi che ci ha ospitati – e, a seguire, circa 200 persone hanno scelto di partecipare alla festa, presso il campo sportivo di Taggia.

Doverosi i ringraziamenti, collettivi per evitare di dimenticare qualcuno, rivolti a tutti coloro che a vario titolo hanno reso possibile che tutto ciò accadesse: per realizzare ciò il lavoro è cominciato mesi fa e decine sono coloro che si sono messi a disposizione in gratuità e silenzio.

Come in ogni festa di AC hanno partecipato grandi e piccoli: nonni, genitori, figli, nipoti, amici e simpatizzanti. Tutti insieme lanciatissimi nei balli o nei canti, insieme nel ricordo e nelle emozioni, insieme nel mettersi in gioco e nel giocare, insieme nella preghiera per non dimenticare il motivo, l’occasione che ci ha riunito: i 150 della nostra associazione.

Quel “santi della porta accanto” che campeggiava sulle nostre magliette ci ricordava le parole del Santo Padre nella sua ultima esortazione apostolica “Gaudete et exsultate”: “è nella vocazione tipicamente laicale a una santità vissuta nel quotidiano che potete trovare la forza e il coraggio per vivere la fede rimanendo lì dove siete, facendo dell’accoglienza e del dialogo lo stile con cui farvi prossimi gli uni agli altri, sperimentando la bellezza di una responsabilità condivisa”

L’Ac diocesana che ha voluto e organizzato la manifestazione si dichiara soddisfatta del risultato, e spera vivamente che il ricordo delle origini “ …. quel lontano 29 giugno 1867” sedimenti nel cuore dei presenti e diventi sempre più roccia su cui edificare il nostro futuro: oggi più che mai è necessario avere dei riferimenti saldi, dei principi di valore e il ricordo di quelle “grandi persone” che hanno fatto la nostra storia non ci possono lasciare indifferenti. Anche a livello locale, il pensiero va a Francesco, Silvia e Giulio che pur non essendo più tra noi in tanti portano tuttora nel loro cuore e che, nel loro essere “santi della porta accanto”, hanno contribuito a far sì che la nostra splendida avventura fosse ancora più luminosa.

L’Ac è “un seminario di vocazioni laiche” (cit. F.P.), è una storia di passione per il mondo e per la Chiesa ricordava il Papa in piazza san Pietro all’inizio di questi festeggiamenti: “… fare memoria di un lungo itinerario di vita aiuta a rendersi consapevoli di essere popolo che cammina prendendosi cura di tutti, aiutando ognuno a crescere umanamente e nella fede, condividendo la misericordia con cui il Signore ci accarezza. 

Grazie veramente di cuore: questa splendida avventura continuerà la sua strada”.