Sanremo, il consiglio comunale dice sì al Palasport: inizio lavori estate 2019
Le minoranze votano contro la grande opera della giunta Biancheri. Astenuto Fabio Ormea
Sanremo. Con la modifica del piano triennale delle opere pubbliche, il progetto del palazzetto dello sport è sbarcato in consiglio comunale.
Già presentata ampiamente alla stampa e alle associazioni sportive, la delibera (vale 16 milioni di spesa) del Palasport ha ricevuto l’ok definitivo del parlamentino matuziano.
Un progetto ambizioso, atteso da 40 anni, che poteva trovare l’unanimità del Consiglio. Ma così non è stato.
Le minoranze – salvo Ormea (Sanremo Insieme) che si è astenuto – hanno votato compatte contro la grande opera della giunta Biancheri. Motivi: lo scarso coinvolgimento e, come ha avuto modo di spiegare il consigliere Solerio, le perplessità sui rischi di gestione della struttura e le ripercussioni che potrebbero nascere in sede di Corte dei Conti se, durante la realizzazione, qualcosa non dovesse andare come previsto.
Il Sindaco ha specificato che saranno ancora molti i momenti di confronto previsti lungo l’iter che deve portare all’approvazione del progetto esecutivo. Il cronoprogramma lascia spazio alle osservazioni dei cittadini e dei gruppi consiliari, una variante al piano territoriale necessiterebbe di un nuovo passaggio in Comune.
“E’ con orgoglio che abbiamo portato avanti questa pratica attesa da molti anni”, spiega il primo cittadino Alberto Biancheri. “Sono due anni che lavoriamo. La speranza è di arrivare a fine estate del 2019 con la consegna del cantiere e l’avvio dei lavori. Non ci interessa chi taglierà il nastro, ma che ci sia un palazzetto”.
Ad andare a gara, dopo il passaggio di ieri sera, sarà la proposta di Sicrea Group, protocollata il 26 giugno 2017. Nel testo della delibera della Giunta che ha approvato il progetto del colosso di Reggio Emilia, si può leggere: “Offre maggiori garanzie tecniche ed economiche con particolare riferimento al trasferimento dei rischi di costruzione e disponibilità”.
Si tratta di un impianto su tre piani costituito da due piscine con un piano vasca comune. La parte da competizione ha una lunghezza di 25 metri per 17 con una profonda massima di 1,75 e a 8 corsie.
Lo spiazzo della palestra polifunzionale è di 35,6 metri per 26,6. Al terzo piano fuori terra si troveranno due diverse palestre per arti marziali di 15 metri per 15.
Visto la vicinanza, sono stati inseriti nel progetto anche due nuovi spogliatoi per il campo da baseball. Bar, ristorante e biglietteria. Locali per le conferenze stampa e le riprese televisive.
Ben 218 posti auto, 6 per i pullman e 32 per i ciclomotori. Nella tribuna principale un po’ meno spazi rispetto all’idea di dell’altra azienda che si era proposta per realizzare l’impianto, la CSS: 647. Per la piscina sono soli 150. La copertura curvilinea dovrebbe essere attraversata da pannelli fotovoltaici per il riscaldamento dell’acqua. Aspetto sul quale il sindaco tiene particolamente perché permetterebbe di abbassare i costi di gestione che ammontano, compresi di manutenzione, a 2 milioni.
Il computo delle spese vive registra 8 milioni e 600 mila euro di lavori, spese tecniche per 551 mila e altre di 795 mila euro. Secondo il parere preventivo chiesto alla Corte dei conti, l’operazione non si configura come un investimento a debito per Palazzo Bellevue.
Il costo della locazione finanziaria pesa per circa 2,5 milioni spalmati in 20 anni.Il canone da riconoscere al soggetto attuatore è di 550 mila euro circa all’anno più tre maxi rate da 1,5 milioni.