Riviera Trasporti, tra una montagna di debiti e crediti inesigibili: l’ultima fermata è il concordato
Debiti per 19 milioni con Banca Carige, un altro paio in risarcimenti per cause perse e un credito fantasma di 8 con la Provincia
Sanremo. Nervi tesi su Riviera Trasporti tra proprietà, Comune di Sanremo al 14%, Provincia oltre l’80 e piccoli Comuni, e Consiglio di Ammministrazione dopo che questa mattina, a Palazzo Bellevue, si è tenuto un vertice fra il sindaco Alberto Biancheri e il presidente di RT Riccardo Giordano.
Dalle informazioni trapelate a margine della riunione, le posizioni in campo sembrerebbero collidere. Il Cda vedrebbe come unica possibilità per salvare l’azienda pubblica, la valorizzazione dei due immobili di proprietà siti nel quartiere matuziano di San Martino e nell’area ex deposito di Ventimiglia. E sul punto ci sarebbero già la manifestazione di interesse di alcuni gruppi privati che hanno pronti da mettere sul tavolo gli 8 milioni circa che ci vogliono per chiudere l’investimento: un nuovo centro commerciale di 1400 metri quadrati destinati ad alimentari, 800 ad abbigliamento e 3000 di residenza turistica alberghiera.
Una struttura dal forte impatto per il tessuto commerciale del quartiere, già insidiato dall’imminente apertura in Valle Armea di The Mall. Per portare a termine l’operazione però, Palazzo Bellevue dovrebbe approvare in tempi rapidi una variante al piano regolatore e modificare il Puc. Al di là delle tempistiche, per il sindaco Biancheri non sarebbe politicamente facile accettare l’apertura di un altro ipermercato.
Soprattutto senza avere la certezza che gli 8 milioni incassabili sarebbero sufficienti per arginare la montagna di interessi che gravita intorno al debito di 19 milioni con Banca Carige e per pagare i risarcimenti delle cause perse con i propri lavoratori (circa 2 milioni).
E poi salta fuori la sorpresa. RT non ha solo debiti ma anche una corposo credito: 8 milioni e 100 mila euro nei confronti della Provincia per adeguamenti Istat mai arrivati, sulla cui esigibilità dubitano praticamente tutti i soggetti coinvolti nel tentativo di salvataggio. Eppure servono anch’essi a tenere in piedi il bilancio.
Da cosa può essere rappresentata la luce in fondo al tunnel? L’unica via d’uscita prospettabile, se il piano di ristrutturazione del debito chiesto dal primo cittadino della Città dei Fiori non dovesse essere convincente, è il “classico” concordato preventivo in continuità, formula ormai di moda alla quale hanno fatto ricorso le altre partecipate sull’orlo del fallimento Rivieracqua e Area24.
Una via che, per Alberto Biancheri, comporta dei sacrifici ma permetterebbe a RT di riprendere la sua “corsa”.