Ospedaletti è una “Città che legge”, al Comune il riconoscimento del Ministero

3 giugno 2018 | 02:15
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Ospedaletti è una “Città che legge”, al Comune il riconoscimento del Ministero

L’ultima rassegna di libri “Il Cantico della bellezza”, dedicata al giornalista Valerio Venturi, si è conclusa il 12 maggio

Ospedaletti è una città, o meglio un paese, di cittadini che leggono e che hanno a cuore i libri. E’ questo il riconoscimento arrivato all’amministrazione comunale e all’assessorato alla cultura guidato da Umberto Germinale dal Centro per il libro e la lettura, un Istituto autonomo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani – attraverso la qualifica di Città che legge ha deciso di promuovere e valorizzare quelle amministrazioni pubbliche impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche di promozione della lettura.

“Una Città che legge – come recita la comunicazione indirizzata alla città delle rose – garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla letturaattraverso biblioteche e librerie – ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni.

Si impegna a promuovere la lettura con continuità anche attraverso la stipula di un Patto locale per la lettura che preveda una stabile collaborazione tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per realizzare pratiche condivise.”

La rassegna ‘Il Cantico della bellezza’, dedicata al giornalista Valerio Venturi, è stata l’ultima di alcune serie che si sono svolte presso i locali della Piccola (ex scalo merci) e della biblioteca civica.

“Tempo di libri, Il Cantico della bellezza e un percorso di attività dedicato ai bambini con letture ad alta voce e opere ricreative hanno dato nuovo impulso alla biblioteca civica”, spiega Germinale. “Sono molto contento che quello spazio abbia ripreso vita grazie al nostro impegno sulla lettura e alla dedizione delle dipendenti del settore cultura che ci è valso il prestigioso riconoscimento del Centro per il libro”.