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Nella villetta di Caramagna si rivivono i tragici momenti di ieri sera

13 giugno 2018 | 13:42
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Nella villetta di Caramagna si rivivono i tragici momenti di ieri sera

La coppia risulta fuori città per cercare di far dimenticare ai figli quello che è successo

Imperia. L’avvocato Elena Pezzetta e il marito Andrea Cappello, sono fuori città. A dirlo è la suocera del legale imperiese stamattina all’inviato di Riviera24.it.

La coppia aveva già programmato un periodo di ferie con i ragazzi in concomitanza con la fine della scuola e, evidentemente, ha preferito confermare la vacanza per cercare di distogliere soprattutto i minori dalle attenzioni alle quali sarebbero potuti andare incontro. La donna ha spiegato che è stato provvidenziale l’arrivo a casa, una villetta in via Marte a Caramagna, del figlio Andrea, altrimenti, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le conseguenze del piano di Nadhir Garibizzo che aveva messo nel mirino i figli del legale di 8 e 12 anni avrebbero potuto rivelarsi tragiche.

In base a una prima testimonianza Garibizzo sarebbe riuscito a puntato l’arma alla schiena del piccolo prima dell’intervento del padre. Tutto si è svolto in pochi convulsi minuti. A comunicare alla famiglia delle intenzioni di Garibizzo che avrebbe voluto colpire i ragazzi per “punire” la madre che lo aveva seguito prima di dismettere il mandato in una causa civile, sono stati i carabinieri che lo hanno desunto, dopo aver trovato due corde che l’ex medico avrebbe potuto utilizzare per suicidarsi dopo aver portato a termine il suo folle gesto.

Garibizzo si è introdotto nella casa, nel momento in cui il marito dell’avvocato insieme al padre erano da poco rientrati potendo così sventare l’azione. Andrea Cappello dotato di un fisico eccellente rispetto a quello dell’assalitore ha subito una ferita a una mano nel tentativo di neutralizzare il folle gesto e questo la dice lunga sulla determinazione di Nadhir Garibizzo. L’ex medico nel 2001 fu arrestato per aver ucciso una donna, la sua amante, e condannato in primo grado a 15 anni, ridotti in Appello a 12. Fu liberato nel 2011 beneficiando della buona condotta e dell’indulto.