Mentone, migranti trattati dalla polizia in maniera “indegna”: il rapporto choc del ministero

5 giugno 2018 | 17:30
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Mentone, migranti trattati dalla polizia in maniera “indegna”: il rapporto choc del ministero
Mentone, migranti trattati dalla polizia in maniera “indegna”: il rapporto choc del ministero
Mentone, migranti trattati dalla polizia in maniera “indegna”: il rapporto choc del ministero

Il rapporto a riguardo è stato duro: pratiche di respingimento non consentite, locali angusti durante la detenzione, tensioni nelle caserme, persino atti violenti contro i profughi

Mentone. L’accoglienza dei migranti da parte della polizia alle frontiere terrestri è stata giudicata “Indegna”.

Quattro persone che fanno riferimento al Controllore Generale del Ministero dell’Interno sullo stato in cui versano i luoghi di detenzione temporanei hanno controllato come gli stranieri arrestati dalla polizia fossero presi in carico nella città di confine.

Il rapporto a riguardo è stato duro: treni passati al setaccio, pratiche di respingimento non consentite (per invitare minori non accompagnati e famiglie a tornare in Italia senza alcuna procedura di registrazione), locali angusti durante la detenzione, tensioni nelle caserme, persino atti violenti contro i migranti sotto gli occhi dei controllori ferroviari.

La principale lamentela è che i diritti dei migranti, secondo il rapporto seguito da Nice-Matin, non vengono rispettati dagli agenti della polizia. Secondo quanto riportato dal quotidiano francese non sarebbe mai successo durante le operazioni di controllo sui treni che gli agenti chiedessero ai migranti di spiegare in dettaglio i loro motivi di emigrazione verso la Francia, come dovrebbe accadere secondo le procedure ordinarie, per accogliere eventualmente alcune richieste di asilo.

Praticamente, dal 2015 i migranti vengono presi dai treni e caricati sulle camionette per essere successivamente rispediti in Italia senza un minimo colloquio. Infine, il personale ferroviario (e non solo) ha notato che i minorenni arrestati in territorio francese vengono rispediti in Italia senza rispettare l’accordo che prevede la presa a carico, stabilito da accordi internazionali.