La legge dice che chi ha debiti con il Comune non può fare il sindaco

7 giugno 2018 | 13:07
Share0
La legge dice che chi ha debiti con il Comune non può fare il sindaco

Articolo 63, comma 6 del T.U.E.L.

Bordighera. Viste le polemiche scatenate sui social a seguito dell’inchiesta pubblicata ieri da Riviera24 sui conti in tasca ai candidati sindaco che ha portato alla luce una situazione debitoria del sindaco uscente e candidato Giacomo Pallanca (Progetto Bordighera), vogliamo puntualizzare – a dispetto di quanto contestato all’autrice del servizio – che non si tratta di un’ingerenza nella privacy di un qualunque privato cittadino, ma che la situazione debitoria rappresenta un motivo di incompatibilità con la carica di sindaco, come previsto dall’articolo 63, comma 6 del T.U.E.L.

L’articolo così recita: “1. Non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, consigliere metropolitano, provinciale o circoscrizionale: (alinea così modificato dall’art. 1, comma 23, lettera b), legge n. 56 del 2014)” “6) colui che, avendo un debito liquido ed esigibile, rispettivamente, verso il comune o la provincia ovvero verso istituto od azienda da essi dipendenti è stato legalmente messo in mora ovvero, avendo un debito liquido ed esigibile per imposte, tasse e tributi nei riguardi di detti enti, abbia ricevuto invano notificazione dell’avviso di cui all’articolo 46 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602”.

Dispiace per la situazione in cui si è venuto a trovare il primo cittadino di Bordighera, ma la presenza di debiti non estinti nei confronti della pubblica amministrazione, e soprattutto del Comune di Bordighera, rappresenta qualcosa che va al di là del semplice gossip o dell’intrusione nella vita privata di una persona. Invitiamo dunque tutti coloro che hanno da contestare la sussistenza di un’inchiesta di questo tipo, a informarsi prima di lanciare veleni contro i giornalisti.