Isolabona, il Comune tarda a pagare contributo a Riviera Trasporti e l’autobus non si ferma: protesta dei passeggeri

13 giugno 2018 | 16:24
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Isolabona, il Comune tarda a pagare contributo a Riviera Trasporti e l’autobus non si ferma: protesta dei passeggeri

Il sindaco Dario Faraone ha inviato una pec alla Provincia: servizio ripristinato

Isolabona. Sono state sospese dalla Provincia di Imperia, maggiore azionista (84,44 %) della Riviera Trasporti, azienda locale del trasporto pubblico, le corse aggiuntive degli autobus nel territorio comunale di Isolabona. Motivo? Il Comune, per un problema “tecnico”, non ha ancora versato il contributo di circa 3mila euro che deve all’azienda, come previsto da una delibera sul trasporto pubblico locale votata all’unanimità in consiglio comunale ma mai diventata esecutiva a causa di una mancata firma.

E’ successo questa mattina. Un gruppo di passeggeri è stato costretto a rimanere sull’autobus e scendere alla fermata successiva, ad Apricale. Mentre altri non sono stati fatti salire. La risposta, da parte dell’autista, è stata semplice: “Ho ricevuto l’ordine di saltare Isolabona”. 

L’amministrazione comunale ha spiegato che la delibera è pronta, ma non è ancora stata firmata perché il segretario comunale che aveva seguito la pratica è andato in maternità. Il servizio è stato ripristinato soltanto dopo che il sindaco Dario Faraone ha inviato una “pec” alla Provincia, spiegando la situazione e impegnandosi a far firmare l’atto, nel più breve tempo possibile.

“Esistono due tipi di servizi: uno minimo, che paghiamo con i contributi di Stato e Regione, scesi di circa cinque milioni di euro, negli ultimi sette/otto anni, e uno aggiuntivo che si effettua con la partecipazione dei Comuni”, ha detto il dirigente provinciale dei Trasporti, Giuseppe Carrega, “Ieri, dopo cinque solleciti, è scaduto il termine ultimo per regolarizzare la posizione”. Per questo oggi Isolabona è stata “saltata”.

Dopo una prima giustificazione via telefono, il sindaco ha scritto una mail di posta certificata, annunciando che avrebbe spedito l’atto via posta raccomandata al segretario comunale, in modo da riceverlo firmato e affiggerlo all’Albo Pretorio, rendendolo così esecutivo.