Imperia, lancio di uova e carta igienica a Matteo Salvini: “Orgogliosi di essere a processo. Combatteremo ogni fascismo”






Prossima udienza il 16 novembre
Imperia.“Visto quello che sta succedendo in questi giorni, siamo orgogliosi di essere a processo per aver contestato il ministro Salvini”. Lo ha dichiarato, riferendosi al caso della nave Aquarius — imbarcazione della ong SOS Méditerranée, che ha soccorso in mare 629 migranti e alla quale il ministro dell’interno ha chiuso i porti – all’uscita dall’aula del tribunale di Imperia, Francesco Scopelliti: imputato, insieme ad altri sei attivi, nel processo in cui dovrà rispondere del reato di “molestia o disturbo alle persone” e “getto pericoloso di cose” per aver lanciato uova e carta igienica verso l’attuale ministro dell’Interno Matteo Salvini durante un comizio. L’episodio risale al 17 maggio del 2015 a Imperia. Quel giorno, il leader della Lega, parlava al banchetto del Carroccio allestito nel dehor del bar “Bon Caffè”, in piazza de Amicis. Una cinquantina di contestatori cercò di infrangere il cordone di forze dell’ordine. In dodici vennero denunciati. Mentre cinque di loro, dopo aver ricevuto il decreto penale di condanna, decisero di pagare un’ammenda da 2500 euro, in sette hanno invece deciso di affrontare un processo seguendo il rito ordinario, difesi dall’avvocato Francesco Fazio.
“Vogliamo dimostrare alle persone, e anche a noi stessi”, ha aggiunto Scopelliti, “Che esiste un mondo e un’Europa diversa da quella delle banche e da quella razzista e identitaria. Siamo per una società aperta, accogliente e solidale nei confronti dei più poveri da qualsiasi parte provengano. Il nostro è stato un gesto simbolico”.
L’avvocato Francesco Fazio
“Salvini richiama spesso il diritto all’autodifesa”, ha detto un altro imputato, Roberto Raineri, “Sostenendo he non c’è limite all’autodifesa nel momento in cui vengono colpiti i nostri cari e le nostre cose. Cosa c’è di più caro per noi dei nostri principi, che sono i principi fondanti della Repubblica italiana, quelli nati dalla Resistenza? Secondo noi Salvini ha tentato e sta tentando di scardinare questi elementi fondativi, per cui il nostro è stato un atto di autodifesa nei confronti di un attacco molto forte da parte di Salvini e delle forze di conservazione”.
Il giudice monocratico Marta Bossi, davanti al quale si è aperto oggi il processo, ha rinviato la prossima udienza al 16 novembre, giorno in cui verranno ascoltati i testimoni del pm. “Sarà un processo in cui si dovranno valutare i confini del diritto di manifestare”, ha dichiarato l’avvocato della difesa Francesco Fazio, “Secondo la difesa questi confini non sono stati superati. A nostro avviso, il lancio di carta igienica non è un vero e proprio lancio di oggetti pericolosi, come invece ritenuto dall’accusa”.