Imperia, bilancio di previsione 2018: varato a in tarda serata il Piano finanziario

1 giugno 2018 | 09:20
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Imperia, bilancio di previsione 2018: varato a in tarda serata il Piano finanziario

Tagli per oltre 400 mila euro, particolarmente colpiti il settore trasporto pubblico e cultura

Imperia. Varato a tarda serata il bilancio di previsione 2018: il conto pareggia a 44 milioni di euro. Pesanti le sforbiciate dovute in gran parte alle prescrizioni della Corte dei conti. L’amministrazione Capacci ha dovuto reperire, infatti, 1 milione di euro, tra 437 mila euro di tagli e 500 mila di maggiori entrate derivanti anche dal recupero delle somme non dovute ai lavoratori Tradeco per il Tfr.

Nel dettaglio i principali colpi di lama: 30 mila euro al settore Amministrativo, 50 mila a quello Legale, 100 mila ai Servizi finanziari, 60 mila al Patrimonio, compreso il Servizio pubblico locale che passa da 760 a 700 mila con la soppressione già in atto di un numero significativo delle corse degli autobus elettrici. Meno 30 mila ai Servizi sociali , meno 37 mila a quelli Educativi, meno 124 mila al Personale, meno 70 mila alla Cultura a e manifestazioni che passa da 83 mila a 13 mila.

“Un terzo dei mutui – ha detto il sindaco Carlo Capacci – sono stati pagati. Sul bilancio corrente ciò comporta una riduzione delle rate da 4,6 milioni annui a 3,3, con un risparmio di 1,3 di rate. Nonostante la crisi di Rivieracqua abbiamo messo in sicurezza Amat con il piano di ristrutturazione del debito. Nel 2018 per la prima volta Amat pagherà il debito corrente e inizierà a rimborsare gradualmente il pregresso. Il motivo per cui il bilancio 2018 è molto stretto è di natura contabile. I conti stanno meglio di prima ma le nuove regole sono molto più severe e quindi ci costringono ad accantonare ben 4 milioni di fondi rischi su un totale di 44 milioni di entrate ne possiamo spendere soltanto 40. In questo modo, quando Amat alla fine pagherà, perché alla fine pagherà, avendo messo in sicurezza il patrimonio con il piano di ristrutturazione le prossime amministrazioni potranno spendere questi denari che noi abbiamo accantonato”.

La pratica è stata approvata con 10 voti favorevoli, 10 astenuti e 4 contrari.