Habemus Palasport, tutti i dettagli del progetto vincente: “Prima picconata primavera 2019”
Il Consiglio comunale darà a luglio il via libera definitivo all’investimento del Comune che vale 15 milioni di euro
Sanremo. 16 dicembre del 2016. Nell’ufficio tecnico del Comune si presentano due signori in giacca e cravatta: “Buongiorno, siamo qui per presentarvi il palasport del futuro”.
E’ ricominciata così la storia di quell’opera attesa da 40 anni, con la manifestazione d’interesse dell’amministrazione Biancheri, pubblicata due anni fa, per la costruzione del palazzetto dello sport di Pian di Poma.
Oggi, 5 giugno 2018, il sindaco Alberto Biancheri annuncia nella conferenza stampa definita storica: “E’ un giorno importante, parte l’iter per la realizzazione di un’opera pubblica che da 40 anni viene inserita nei programmi elettorali delle varie Ammistrazioni. Il palazzetto dello sport è una struttura che ci offrirà la possibilità di ospitare eventi di livello nazionale e internazionale”.
Sprizza entusiasmo da tutti i pori anche l’assessore allo sport Eugenio Nocita: “Appena arrivato il nuovo dirigente del settore lavori pubblici Danilo Burastero, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo spinto per arrivare a questo bel passo. E’ la prima volta che in questa città parte un progetto di questo tipo. Il primo colpo di piccone ci auguriamo possa essere dato entro i primi mesi del 2019“.
Quando nelle scorse settimane è stato presentato alle associazioni sportive il progetto scelto dalla Giunta e ufficializzato oggi, alcuni responsabili con qualche anno in più sulle spalle hanno commentato plasticamente: “E’ da quando andavo a scuola che si parla della cittadella dello sport”. Stentavano a crederci. Eppure questa volta sembrerebbe quella buona.
Ad andare a gara, dopo il passaggio in consiglio comunale che deve dare il via libera alla pubblica utilità e modificare il piano triennale delle opere pubbliche, sarà la proposta di Sicrea Group, protocollata il 26 giugno 2017. Nel testo della delibera della giunta comunale che ha approvato il progetto del colosso di Reggio Emilia si può leggere: “Offre maggiori garanzie tecniche ed economiche con particolare riferimento al trasferimento dei rischi di costruzione e disponibilità”.
La KG Project Srl, società di consulenza incaricata di fornire un parere tecnico sulle due proposte protocollate, coadiuvata dallo studio legale Sacchi e Galbiati, aveva fornito all’amministrazione Biancheri una valutazione a prescindere dalla data di presentazione dei documenti, centrata sugli aspetti della funzionalità, accessibilità, rendimento, costo di gestione, manutenzione e ripartizione dei rischi.
Ecco allora un rapido confronto. Il Consorzio Stabile Singergie – l’altra azienda che ha fatto una propria proposta – aveva pensato di realizzare un unico grande impianto in grado di contenere sia il palazzetto che la piscina. Il progetto – secondo i tecnici – mirava al contenimento dell’impatto volumetrico in altezza: un piano della struttura infatti sarebbe stato realizzato interrato. Altezza massima 11 metri. Poi 3400 metri quadri in cui ospitare 84 parcheggi più due posti per gli autobus.
L’arena regolamentare per tornei di pallavolo e pallacanestro è suddivisibile in due e studiata per ospitare anche eventi di natura diversa come i concerti, grazie ad una tribuna telescopica in grado di portare la capienza fino a 1000 posti a sedere.
Ancora due palestre di arti marziali e per attività a corpo libero. Piscine a lato mare di 25 metri, una vasca didattica ed una per bambini. Sullo spazio vasche si affaccia un’altra tribuna da 400 spettatori.
Passiamo all’altro progetto, quello vincente e che sarà messo a gara una volta rifinito con gli accorgimenti richiesti dall’Amministrazione e dalle associazioni. La Sicrea Group, colosso delle costruzioni con sede a Reggio Emilia, ha presentato un impianto su tre piani costituito da due piscine con un piano vasca comune. La parte da competizione ha una lunghezza di 25 metri per 17 con una profonda massima di 1,75 e a 8 corsie.
Lo spiazzo della palestra polifunzionale è di 35,6 metri per 26,6. Al terzo piano fuori terra si troveranno due diverse palestre per arti marziali di 15 metri per 15.
Visto la vicinanza, sono stati inseriti nel progetto anche due nuovi spogliatoi per il campo da baseball. Bar, ristorante e biglietteria. Locali per le conferenze stampa e le riprese televisive.
Ben 218 posti auto, 6 per i pullman e 32 per i ciclomotori. Nella tribuna principale un po’ meno spazi rispetto all’idea di CSS: 647. Per la piscina sono soli 150. La copertura curvilinea dovrebbe essere attraversata da pannelli fotovoltaici per il riscaldamento dell’acqua. Aspetto sul quale il sindaco tiene particolamente perché permetterebbe di abbassare i costi di gestione che ammontano, compresi di manutenzione, a 2 milioni.
Entrambi i progetti prevedono un contratto di gestione della durata di 20 anni, anche se il costruttore deve essere figura distinta dal gestore.
KG vede nella soluzione di Sicrea una proposta progettuale di “qualità più elevata”. Le due idee sono in realtà simili, con lievi differenze sulle superfici da dedicare all’attività agonistica.
Il computo delle spese vive registra 8 milioni e 600 mila euro di lavori, spese tecniche per 551 mila e altre di 795 mila euro. Secondo il parere preventivo chiesto alla Corte dei conti, l’operazione non si configura come un investimento a debito per Palazzo Bellevue. Il costo della locazione finanziaria pesa per circa 2,5 milioni spalmati in 20 anni.Il canone da riconoscere al soggetto attuatore è di 550 mila euro circa all’anno più tre maxi rate da 1,5 milioni.