Esibizione del coro filarmonico Musica Nova all’Oratorio dei Bianchi di Taggia

7 giugno 2018 | 15:56
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Esibizione del coro filarmonico Musica Nova all’Oratorio dei Bianchi di Taggia

Al fine di promuovere l’identità delle Confraternite nella trasmissione di un messaggio di speranza e crescita oltre che di cultura e tradizione

Taggia. Nell’ambito della rassegna musicale organizzata dalle Confraternite della Regione Ecclesiastica Ligure, è stato proposto un evento musicale in ogni diocesi ligure presso un oratorio o luogo di forte intensità spirituale al fine di promuovere l’identità delle Confraternite nella trasmissione di un messaggio di speranza e crescita oltre che di cultura e tradizione.

Dopo i concerti di Levanto, Lavagna, Tortona, Genova, Savona e Loano, chiuderà la rassegna Taggia, dove
presso l’Oratorio dei Bianchi sarà eseguito il Requiem di Mozart nella versione per coro, soli e pianoforte a quattro mani di Carl Czerny dal Coro Filarmonico Musica Nova di Sanremo, diretto dal 2008, dal Maestro Paolo Caravati.

Pianoforte: Riccardo Crespi e Sonja Silvano
Soprano: Carla Talete
Contralto: Maura Amalberti
Tenore: Gabriele Esse
Basso: Stefano Novaro

Mozart ci lasciò il suo Requiem incompiuto, come un poderoso torso marmoreo. Poco dopo la sua morte lo terminarono, quasi nel buio dell’anonimato, altri mani, ma da lui ammaestrate e cresciute nello spirito della sua scuola. Circa due mesi dopo la morte di Mozart, la vedova consegnò al committente Conte Walsegg la partitura completa della Messa Funebre assicurandone l’autenticità, nel timore che il Conte non accettasse un lavoro finito da altri e le chiedesse la restituzione della somma già versata a Mozart.

In realtà Costanza aveva portato la partitura incompleta a Joseph Eybler affinchè la completasse. Eybler però desistette e quindi il lavoro fu affidato a Sussmayr che completò l’opera avvalendosi sicuramente di appunti di Mozart. Nel Requiem che Mozart, già prossimo alla morte, sentiva di scrivere per sé, egli ci parla con fervida fiducia della redenzione. La dolce soavità del Flauto Magico (contemporaneo al Requiem) pervade anche quest’opera. Dalla contrita preghiera dell’Introito che invoca la pace eterna per i defunti, si eleva il soave corale del soprano Te Decet Hymnus.

Al Confutatis, sugli orrori della dannazione, aleggia il celestiale “voca me” delle voci femminili. Consolatrici speranze addolciscono la conclusione del cupo ed angosciato Lacrimosa. Sempre e dovunque, la lotta disperata delle creature si placa nella certezza della pace eterna. Così Mozart, pur vicino alla fine, continua a vedere nella morte la “vera e miglior amica degli uomini”, grazie alla sua semplice ma fermissima fede nell’immortalità.

Nella splendida cornice della Chiesa Oratorio dei Bianchi di Taggia il Coro Filarmonico Musica Nova è lieto di invitarvi a partecipare. Ingresso gratuito.