Ventimiglia, gli studenti del Marco Polo ammirano “La Venere degli Stracci” di Pistoletto




I ragazzi hanno partecipato al percorso artistico ed emozionale vivendo un momento totalmente inedito
Ventimiglia. I ragazzi del Marco Polo incontrano “La bellezza alle Gianchette – La Venere degli Stracci”. L’opera migrante dell’artista Michelangelo Pistoletto compie 50 anni e fa una tappa di 45 giorni, tra il 18 maggio e il 20 giugno, alla chiesa delle Gianchette per rendere omaggio a don Rito e a tutti i volontari di Roverino e del mondo intero, che qui hanno creato e reso possibile una straordinaria comunità solidale nei 440 giorni che hanno visto passare e soccorrere oltre13.000 persone, in particolare donne sole, famiglie e minori non accompagnati.
Il dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea con “Cittàdellarte Fondazione Pistoletto”, l’associazione “Pigna mon amour” e gli entusiasti volontari di “CONfine solidale”, hanno guidato e animato in un percorso artistico ed emozionale, i 350 bambini -in particolare delle scuole elementari di Roverino, grazie alle maestre volontarie- e anche i ragazzi del Polo, che hanno vissuto così un’esperienza totalmente inedita per loro.
Gli insegnanti del Polo da anni invitano a scuola e collaborano con don Rito ed altre associazioni umanitarie per scalfire lo scudo di pregiudizi e luoghi comuni dietro il quale troppo spesso si riparano anche gli adolescenti. Ogni racconto, ogni piccola esperienza serve ad avvicinare anche solo di un piccolo passo i ragazzi ad una realtà tragica, non conosciuta né capita.
“Sono un prete che cerca di leggere i segni dei tempi, e solo grazie all’aiuto di tutti voi, che siete veramente una grande forza, insieme cerchiamo di lasciare un bel segno in questo mondo, attraverso l’umanità”- dichiara don Rito abbracciando e ringraziando ogni volontario che ha “reso un servizio entusiasta” durante i 440 giorni di apertura delle Gianchette e che vuole continuare a farlo.
Così gli insegnanti del Polo e la dirigente, Antonella Costanza, particolarmente attenta ad avvicinare i giovani ai temi della legalità – il 23 maggio scorso è infatti approdata a Palermo con alcuni allievi delle sue scuole con la nave di libera contro le mafie- e delle questioni sociali e umanitarie, hanno chiesto unanimi a don Rito e a “CONFine solidale” di continuare ad essere presenti nelle scuole con il loro impegno e la loro testimonianza attiva.
Sicuramente a Roverino e a Ventimiglia si sentirà forte la mancanza di don Rito, che è in procinto di partire per la sua missione in Colombia e che al suo ritorno sarà trasferito alla parrocchia di San Biagio della Cima, Soldano e Perinaldo. Un ottimo “acquisto” per l’entroterra ma per molti, alle Gianchette, c’era ancora bisogno di lui. La mostra è aperta fino al 20 giugno, dal venerdì alla domenica o su appuntamento, dalle 10 alle 20.