Ventimiglia, gli studenti del Marco Polo ammirano “La Venere degli Stracci” di Pistoletto

25 maggio 2018 | 15:56
Share0
Ventimiglia, gli studenti del Marco Polo ammirano “La Venere degli Stracci” di Pistoletto
Ventimiglia, gli studenti del Marco Polo ammirano “La Venere degli Stracci” di Pistoletto
Ventimiglia, gli studenti del Marco Polo ammirano “La Venere degli Stracci” di Pistoletto
Ventimiglia, gli studenti del Marco Polo ammirano “La Venere degli Stracci” di Pistoletto

I ragazzi hanno partecipato al percorso artistico ed emozionale vivendo un momento totalmente inedito

Ventimiglia. I ragazzi del Marco Polo incontrano “La bellezza alle Gianchette – La Venere degli Stracci”. L’opera migrante dell’artista Michelangelo Pistoletto compie 50 anni e fa una tappa di 45 giorni, tra il 18 maggio e il 20 giugno, alla chiesa delle Gianchette per rendere omaggio a don Rito e a tutti i volontari di Roverino e del mondo intero, che qui hanno creato e reso possibile una straordinaria comunità solidale nei 440 giorni che hanno visto passare e soccorrere oltre13.000 persone, in particolare donne sole, famiglie e minori non accompagnati.

Il dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea con “Cittàdellarte Fondazione Pistoletto”, l’associazione “Pigna mon amour” e gli entusiasti volontari di “CONfine solidale”, hanno guidato e animato in un percorso artistico ed emozionale, i 350 bambini -in particolare delle scuole elementari di Roverino, grazie alle maestre volontarie- e anche i ragazzi del Polo, che hanno vissuto così un’esperienza totalmente inedita per loro.

Gli insegnanti del Polo da anni invitano a scuola e collaborano con don Rito ed altre associazioni umanitarie per scalfire lo scudo di pregiudizi e luoghi comuni dietro il quale troppo spesso si riparano anche gli adolescenti. Ogni racconto, ogni piccola esperienza serve ad avvicinare anche solo di un piccolo passo i ragazzi ad una realtà tragica, non conosciuta né capita.

Sono un prete che cerca di leggere i segni dei tempi, e solo grazie all’aiuto di tutti voi, che siete veramente una grande forza, insieme cerchiamo di lasciare un bel segno in questo mondo, attraverso l’umanità”- dichiara don Rito abbracciando e ringraziando ogni volontario che ha “reso un servizio entusiasta” durante i 440 giorni di apertura delle Gianchette e che vuole continuare a farlo.

Così gli insegnanti del Polo e la dirigente, Antonella Costanza, particolarmente attenta ad avvicinare i giovani ai temi della legalità – il 23 maggio scorso è infatti approdata a Palermo con alcuni allievi delle sue scuole con la nave di libera contro le mafie- e delle questioni sociali e umanitarie, hanno chiesto unanimi a don Rito e a “CONFine solidale” di continuare ad essere presenti nelle scuole con il loro impegno e la loro testimonianza attiva.

Sicuramente a Roverino e a Ventimiglia si sentirà forte la mancanza di don Rito, che è in procinto di partire per la sua missione in Colombia e che al suo ritorno sarà trasferito alla parrocchia di San Biagio della Cima, Soldano e Perinaldo. Un ottimo “acquisto” per l’entroterra ma per molti, alle Gianchette, c’era ancora bisogno di lui. La mostra è aperta fino al 20 giugno, dal venerdì alla domenica o su appuntamento, dalle 10 alle 20.