Ventimiglia, è Insa Moussa Ba Sané il nuovo responsabile del centro di accoglienza della Croce Rossa



Ha 31 anni, viene dal Senegal e ha una grande esperienza nel mondo CR
Ventimiglia. Si chiama Insa Moussa Ba Sané, ha 31 anni, viene dal Senegal e dal 2012 vive e lavora in Italia: è lui il nuovo giovane responsabile del centro di accoglienza per migranti gestito dalla Croce Rossa al Parco Roja. “Sono sempre stato in Croce Rossa”, racconta Insa, “Mio padre è un vigile del fuoco e volontario della Croce Rossa in Senegal e anche mia madre lavora per la Croce Rossa. Per cui ho iniziato giovanissimo come volontario: per me è stato naturale”.
Da volontario a referente fino ad entrare nella Federazione Internazionale della Croce Rossa e giungere in Italia. In sei anni, Insa Moussa Ba Sané ha lavorato in diverse e complesse realtà: dal centro di accoglienza di Varazze alla Fiera del Mare di Genova con 250 ospiti, per poi passare al centro di seconda accoglienza di San Martino, sempre a Genova, e giungere infine, nel dicembre scorso, a Ventimiglia.
“Questo lavoro mi piace, è la mia vita”, dichiara Insa, “Essere senegalese mi aiuta: riesco a comunicare meglio con gli ospiti e ad avere con loro un buon rapporto. Tra noi si instaura subito un clima di fiducia”.
“Mi trovo bene qui, non ci sono grandi problematiche grazie all’ottimo lavoro svolto dalla Prefettura e al grande aiuto delle tante associazioni che gravitano intorno al campo”, ha detto il responsabile del centro, “Al momento ci sono circa 250 persone, tra cui donne e bambini, una trentina di dipendenti CRI e un centinaio di volontari”.
“E’ un lavoro che occupa tutta la mia vita”, aggiunge, “Anche quando vado a casa, continuo sempre a lavorare dal computer o al telefono: sono sempre reperibile. Assorbe tutta la mia giornata, ma sono felice perché mi piace: io so fare solo questo”.
Certo la mancanza del Senegal e della sua famiglia spesso si fa sentire: “Cerco di tornare a casa quando posso, due volte all’anno”, ammette Insa, “Mi mancano i miei genitori. Mia madre è anche venuta qui a trovarmi, ma non si è trovata bene: questo non è il suo mondo”.