Tra glamour, eleganza e sicurezza il Casinò di Sanremo si rinnova: inaugurate le sale Dorata e Privata






Questa mattina alla presenza delle massime autorità cittadine, Casinò Spa ha presentato le rinnovate sale con il nuovo polo di ristoro che si affaccia alla terrazza di Porta Principale, esclusivo punto d’incontro tra città e casa da gioco
Sanremo. Sono passati 90 anni dalla nascita della sala Dorata e della sala Privata del Casinò e, a distanza di così tanto tempo, questi due gioielli della casa da gioco della città dei fiori sono stati rinnovati, mantenendo però l’eleganza che li contraddistingue dal 1928.
“Si tratta di un intervento che esalta il glamour dell’ambiente“, dichiara Giancalo Prestinoni, direttore generale del Casinò. “Le prestigiose sale accolgono i tavoli da gioco francesi e dei giochi americani offrendo ai visitatori ambienti ancora più esclusivi per trascorrere i momenti riservati ai loro giochi preferiti. Inoltre abbiamo realizzato uno spazio innovativo: il Bistrot che si apre sulla terrazza storica della facciata principale. Tutto questo segna l’evoluzione dell’accoglienza ancora di più proiettata verso la città e l’esterno, con lo scopo di soddisfare al meglio le aspettative dei nostri clienti”.
Nel corso dell’inaugurazione ha fatto il proprio intervento anche Massimo Calvi, presidente del cda del Casinò che in merito dichiara: “Questa non è solo un’inaugurazione istituzionale, ma soprattutto operativa. Infatti a partire da questa sera, i giochi dei tavoli francesi saranno già attivi. Le operazioni presentate oggi si inseriscono all’interno di un piano di ristrutturazione e manutenzione straordinaria necessario per adeguare l’edificio alle norme di sicurezza in particolare quelle antincendio. A tal fine nel corso del 2018 ci sarà un tourn over dei tavoli all’interno delle singole sale così da liberarle progressivamente e compiere gli interventi “.
Alle parole del presidente del cda si aggiungono quelle del consigliere Olmo Romeo, nonché presidente FederGioco: “E’ un motivo di orgoglio, siamo riusciti a portare al rinnovamento una sala che ha nella storicità la caratteristica principale, non è stato facile, ma è stato fatto un lavoro ottimo, adattando una risposta moderna al glamour che caratterizza le nostre sale. La riposta da parte dei clienti è stata positiva quindi siamo sicuri di aver centrato l’obiettivo“, dichiara Romeo.
L’architetto Canio Tiri ha firmato i progetti di adeguamento e valorizzione delle due sale: “I lavori di manutenzione straordinaria eseguiti sono scaturiti dalla necessità di adeguamento delle sale alle disposizioni della normativa di prevenzione incendi – dichiata Tiri -, ma hanno rappresentato al contempo un’occasione per il loro restauro. E’ stato infatti realizzato un sistema automatico di estinzione a pioggia, sono state trattate le superfici lignee che rivestono le pareti, sostituiti i papier peinte e il parquet esistente – prosegue l’architetto -. Al contempo si sono rinfrescate le superfici con nuove tinte al fine di dare maggiore luminosità alla sala e recuperare i decori. Sono stati scelti colori tenui con linee dorate per evidenziare le forme delle sale e le belle decorazioni“, conclude.
L’architetto, con esperienza internazionale, Marco Romanelli si è invece occupato di redigere il progetto e l’esecuzione del Bistrot: “Il principale riferimento progettuale va trovato nell’opera dell’architetto austriaco Adolf Loos, uno dei padri della modernità da cui deriva il concetto di “lusso materico” contrapposto a una essenzialità geometrica del disegno. Ecco dunque che un importante bancone è stato completamente rivestito da preziose lastre di marmo Verde Alpi”, dichiara l’architetto.
Prosegue Romanelli:”La campitura tra le lastre è ottenuta mediante elementi in tubolare brunito che definiscono questo spazio dividendolo da un lato dalle sale da gioco e dall’altro da un’ampia zona lounge. Nella vera e propria zona Bistrot completano l’arredo piccoli tavoli di matrice viennese, accompagnati dalla celebre sedia Cafè Museum, disegnata dallo stesso Adolf Loos nel 1899 e ancora oggi in produzione. Fanno da contraltare a questa atmosfera volutamente citazionista gli sgabelli Cirque, progettati dall’artista-designer Martino Gamber, ironica reinterpretazione del classico sgabello Thonet inizio secolo. Nella zona lounge viceversa si ricorda la figura di Gio Ponti, padre dell’architettura e del design italiani, per di più attivo nel Casinò di Sanremo nel 1950 attraverso le poltrone Dezza da lui disegnate”. “Il percorso prosegue poi passando attraverso una saletta pranzo più riservata, verso le grandi terrazze in marmo bianco che affacciano sul mare di Sanremo, arredate con le spigolose sedute Chair One di Konstantin Grcic. L’atmosfera complessiva riesce a ricreare un’atmosfera fin de siècle, dando vita ad un ambiente di gran pregio dopo passato e presente si fondono per trasmettere l’emozione esclusiva di vivere il Casinò di Sanremo”.
Oltre ai già citati Prestinoni, Calvi e Romeo, all’inaugurazione ha partecipato anche la consigliera del cda, l’avvocato Elvira Lombardi. Hanno inoltre portato il loro saluto in rappresentanza del Comune di Sanremo il presidente del comunale Alessandro Il Grande e l’assessore alle partecipate Paola Cagnacci.