Palasport di Sanremo, i tecnici premiano il progetto della Sicrea Group: ora tocca alla politica decidere
Per i consulenti incaricati di stabilire quale tra le due proposte sia tecnicamente migliore, merita quella del colosso emiliano delle costruzioni
Sanremo. Ci siamo quasi. Il tanto atteso progetto del futuro palazzetto dello sport sta per essere scelto. Ieri mattina a Palazzo Bellevue, si è tenuta la riunione di maggioranza con il sindaco Alberto Biancheri, il dirigente del settore lavori pubblici e i consulenti esterni della KG Project Srl e dello studio legale Sacchi e Galbiati, quest’ultimi incaricati di riferire su quale delle due ipotesi presentate in Comune merita di essere fatta propria dall’amministrazione e, quindi, realizzata in quel di Pian di Poma.
Se questa fosse una competizione sportiva, per rimanere in tema, sembra che nella riunione di ieri un progetto abbia prevalso sull’altro. Si tratterebbe di quello della Sicrea Group, colosso delle settore costruzioni con sede a Modena. Fatturato annuo che si aggira sui 40 milioni di euro e che in giro per l’Italia ha progettato e realizzato altre strutture sportive simili: il palazzetto di Massa (lavori assegnati lo scorso luglio), la pista per bob e skeleton e quella olimpica per il pattinaggio di velocità su ghiaccio di Torino. Capitana dell’associazione temporanea d’impresa con la Ercole Consorzio Stabile, la A&T Europe Spa e la Iccrea BancaImpresa.
Meno concensi avrebbe totalizzato, tra i consiglieri dell’amministrazione Biancheri, la proposta dei concorrenti della CSS, arrivata prima nella presentazione dei documenti ma che rischia di finire seconda nel momento che conta, ovvero quando la giunta, promessa dal primo cittadino per prossimi giorni, emetterà la “sentenza” definitiva su quale delle due ipotesi progettuali verrà adottata e mandata a gara.
Anche se ‘mai dire mai’ visto che rimane da vedere chi si aggiudicherà l’appalto.
L’opera ha un costo di realizzazione stimato intorno ai 9 milioni di euro, ma l’investimento preventivato per le casse pubbliche si aggira sui 15 milioni tra versamenti annuali e il riscatto finale. La differenza vale la possibilità di finanziare l’intervento con il leasing in costruendo, un tipo di partenariato pubblico-privato nel quale l’imprenditore si fa carico della ‘perfetta manutenzione’ – se si bloccano le ruspe in corso d’opera oppure, termianata la stessa, iniziano a cedere gli infissi, si può risolvere il contratto di locazione finanziaria – mentre il Comune riconosce all’impresa un canone mensile e la gestione in concessione del palazzetto per una durata, in questo caso, di vent’anni.
Il cronoprogramma allegato al faldone Palasport di Sicrea prevede un anno e mezzo di cantiere a partire della posa della prima pietra. Entro il 2020 dovrebbero sorgere quelle strutture sportive che la città dei fiori sogna da 40 anni. Parliamo di una palestra polifunzionale, due piscine, bar, biglietterie, locali stampa e i necessari parcheggi.