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La pagina di estrema destra “Génération Identitaire” bloccata da Facebook: scoppia la polemica sui social

5 maggio 2018 | 18:06
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La pagina di estrema destra “Génération Identitaire” bloccata da Facebook: scoppia la polemica sui social

Molto attivo sul web, il movimento utilizza i social per finanziare e pubblicizzare le sue azioni a stampo identitario e razzista

Facebook ha chiuso la pagina francese di estrema destra “Génération Identitaire”, lo ha confermato giovedi 3 maggio un portavoce del social network, spiegando che “le organizzazioni o persone che promuovono l’odio non sono ammessi su Facebook”.

“Generazione Identitaria”promuove da tempo campagne per la lotta contro “l’immigrazione e l’islamizzazione dell’Europa”: azioni visibili, come la campagna “Defend Europe” che ha visto il movimento di estrema destra noleggiare una nave anti-migranti nel Mediterraneo per contrastare l’arrivo dei barconi sulle coste europee e che dalla fine di aprile, impiega pattuglie di miliziani alla frontiera italo-francese, per “assicurare che nessun clandestino possa entrare in Francia”.

“Le pagine di Facebook e Instagram di ‘Génération Identitaire France’ sono appena stati sospesi senza giustificazione. C’è stato un appello della decisione e l’azione legale è attualmente in fase di studio”, ha scritto l’account della campagna “Defend Europe” mercoledì pomeriggio su Twitter.

Per giustificare la sua decisione, Facebook invoca la sezione del sito dedicata alle segnalazioni chiamata “Contenuti sensibili”, infatti il social network cita: “non permettiamo discorsi di incitamento all’odio su Facebook, perché questi discorsi creano un’atmosfera di intimidazione ed esclusione e possono portare alla violenza nel mondo reale”.

“L’unica informazione che avevamo era un messaggio di Facebook sullo schermo che diceva che queste pagine non erano più pubbliche – dichiara ai media Romain Espino, portavoce di Génération Identitaire – non avevamo alcuna notifica ufficiale e abbiamo avviato una procedura di ricorso standard con loro, informando anche il nostro avvocato. Abbiamo di fronte a noi grandi sostenitori della democrazia e dello scambio di idee, ma che in realtà vogliono mettere a tacere l’espressione, per garantire che l’opposizione non possa più parlare, anche quando conduce azioni legali”.

Facebook può chiudere le pagine senza avvisare gli gli amministratori i seguito a segnalazioni effettuate dagli utenti. La decisione viene presa dopo l’esame dei contenuti in questione, da parte di squadre che hanno l’obbligo di reagire in meno di 24 ore in caso di incitamento all’odio, secondo il “codice di condotta” firmato con la Commissione europea nel 2016. Molto attivo sul web, tra cui Facebook e Twitter, Génération Identitaire utilizza i social network per finanziare e pubblicizzare le sue azioni a stampo identitario e razzista, lo dimostra il fatto che più di 180.000 euro sono stati raccolti per l’operazione in mare chiamata “Defend Europe” durante l’estate 2017.