Integrazione lavorativa per disabili, firmato a Imperia il primo accordo operativo territoriale con Inail e Anmil

25 maggio 2018 | 12:02
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Integrazione lavorativa per disabili, firmato a Imperia il primo accordo operativo territoriale con Inail e Anmil

Obiettivo dell’intesa: avvio a livello territoriale di una collaborazione fattiva e concreta, in una logica di rete, per sostenere azioni dirette all’inserimento lavorativo degli infortunati sul luogo di lavoro

Imperia. Entra nella fase operativa il protocollo siglato a livello regionale il 18 aprile scorso tra Regione Liguria, Inail-Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e Anmil-Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro in materia di reinserimento e integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro.

È stato infatti siglato oggi a Imperia il primo accordo operativo territoriale che verrà sottoscritto nei prossimi mesi nelle altre province liguri. A siglare il documento sono stati la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale, l’assessore regionale alle Politiche del lavoro Gianni Berrino, il direttore della Direzione territoriale di Savona e Imperia di Inail Enrico Lanzone, il presidente provinciale di Imperia di Anmil Franca Vinazza. Era presente anche il direttore generale della Asl1 Imperiese Marco Damonte Prioli.

Obiettivo dell’intesa, l’avvio a livello territoriale di una collaborazione fattiva e concreta, in una logica di rete, per sostenere azioni dirette all’inserimento lavorativo degli infortunati sul luogo di lavoro, sul modello del servizio in rete “Integra”, che già da circa 10 anni è attivo nella provincia di Genova, coinvolgendo anche Asl 3 e Asl 4: dal 2003 al 2017, il servizio “Integra” ha preso in carico 276 infortunati e ne ha ricollocato 112. Attraverso la messa a sistema di tutti gli strumenti delle politiche del lavoro, sociali e sociosanitarie, ci si pone l’obiettivo della presa a carico tempestiva delle persone infortunate sul lavoro per favorirne il rientro al proprio posto di lavoro, se possibile, o in altra azienda.

Una sempre più stretta collaborazione tra i Centri per l’impiego e Asl territoriali, Inail, Anmil consentirà di intercettare le esigenze dei lavoratori infortunati, con percorsi di inserimento personalizzati, incrociandole con le richieste del territorio e quindi delle aziende.

In questo modo si realizzano concrete opportunità di reinserimento nel mondo del lavoro, elemento indispensabile di inclusione sociale. I disabili oggi iscritti nei Cpi della Liguria sono circa 16.200, di cui oltre 10mila con più di 45 anni.

“L’accessibilità al mondo del lavoro da parte dei disabili, in questo caso delle persone vittime di infortuni sul lavoro – afferma la vicepresidente Viale – è un obiettivo imprescindibile di una società civile. Dobbiamo lavorare perché non ci siano aggiramenti delle normative che consentono l’avvio al lavoro delle persone disabili e questo è un passo avanti, in stretta collaborazione tra assessorato alla Sanità e assessorato al Lavoro per restituire alle persone disabili la possibilità di vivere in autonomia e in modo indipendente”.

“Quello siglato oggi è un accordo molto importante – ha aggiunto l’assessore Berrino – per l’attuazione sul territorio imperiese del protocollo Integra siglato a Genova alcune settimane fa e si prefigge l’obiettivo di reinserire nel mondo del lavoro chi ne è rimasto escluso a seguito di un infortunio sul lavoro. Si tratta di un dovere morale – sottolinea – oltre che di un principio di giustizia sociale. Siamo molto contenti che Imperia sia la prima provincia in cui questo protocollo diverrà operativo”.

“Oggi passiamo dalle parole ai fatti – aggiunge Lanzone – grazie alla rete tra Centri per l’Impiego, Asl, Inail e Anmil che è pronta a lavorare a favore delle persone che hanno subito infortuni sul lavoro o hanno avuto malattie professionali. Questo accordo, il primo attuativo a livello ligure, è un punto di arrivo ma anche un punto di partenza per ulteriori collaborazioni”.

“Sono molto soddisfatta – conclude Vinazza – perché questo accordo significa davvero molto, anche in termini di qualità della vita, per chi è rimasto escluso dal mondo del lavoro a seguito di un infortunio”.