Imperia, il “Comitato via Cascione, isola Felice” si rivolge ai candidati sindaci

16 maggio 2018 | 18:31
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Imperia, il “Comitato via Cascione, isola Felice” si rivolge ai candidati sindaci

In una lettera aperta a firma del presidente Andrea Falciola, l’associazione vuole sapere quale sarà il futuro della Ztl portorina. Due anni fa la “guerra” tra favorevoli e contrari. Sull’area rilevanti interessi commerciali e immobiliari

Imperia. La lettera aperta dedicata ai candidati sindaci scritta da Andrea Falciola, presidente del Comitato via Cascione in merito alla sua pedonalizzazione.

“Gentilissimo concittadino,

chi scrive è il Comitato che rappresenta i cittadini favorevoli alla pedonalizzazione e sensibili alla vivibilità della città: vogliamo congratularci e al contempo ringraziarLa per l’interesse e la disponibilità dimostrata, con la Sua candidatura, nei confronti del nostro Comune.

Oltre venti anni fa nacque il gruppo spontaneo “L’isola che non c’è”, le cui istanze furono recepite dall’Amministrazione comunale quando venne redatto il Contratto di Quartiere che ottenne cospicui finanziamenti dalla Comunità Europea.

I continui rinvii dell’inizio lavori, con il rischio di perdere i finanziamenti pubblici, ci spinse a trasformarci e a strutturarci nel Comitato Via Cascione: un’isola Felice.

Quando (finalmente) furono avviati i lavori e contro la loro esecuzione insorsero, anche con pesanti azioni legali, alcuni commercianti della via, supportammo l’Amministrazione Comunale con una raccolta di firme che in pochi giorni ottenne oltre mille adesioni.

Ora la riqualificazione è “quasi” finita: mancano alcuni piccoli particolari che farebbero però una grande differenza e quindi ci permettiamo di chiedere la Sua opinione sia sui lavori ancora da eseguire che sull’eventuale estensione della ZTL anche alla parte parte bassa della via.

Qualora invece sia lecitamente di opinione diversa e favorevole alla riapertura al traffico veicolare, La preghiamo di renderlo chiaramente noto.

Il Comitato si farà carico di comunicare alla cittadinanza e in particolare ai mille firmatari della petizione, le risposte pervenute”.