Imperia, condannato ad un anno il colonnello Luciano Zarbano, ex comandante provinciale dei carabinieri
Rinviati a giudizio Gianfranco Cabiddu (marito dell’ex procuratore di Imperia Giuseppa Geremia) e il carabiniere David Egidi
Imperia. “Sono senza parole, mi hanno condannato ad un anno”. Lo ha dichiarato Luciano Zarbano all’uscita dall’aula del gup Anna Bonsignorio che oggi ha pronunciato una sentenza di condanna ad un anno, pena sospesa, nei confronti dell’ex comandante provinciale dei carabinieri per abuso d’ufficio. Rinviati a giudizio, davanti al Collegio il prossimo 8 novembre, Gianfranco Cabiddu (marito dell’ex procuratore di Imperia Giuseppa Geremia) e David Egidi, ex comandante dei carabinieri di Imperia. La storia fa riferimento alla mancata revoca della patente a Gianfranco Cabiddu.
L’avvocato Andrea Rovere, avvocato difensore di Zarbano, ha già dichiarato che farà appello: “La legge sostiene che ci sia stato un vantaggio economico, ma siccome non c’è stato, confidiamo nella giustizia”.
Secondo l’accusa i due ufficiali avrebbero “ritardato” la notifica della sospensione del permesso di guida in modo che l’ex carabiniere avesse il tempo di ottenerne la revisione, superando quindi il provvedimento.
La violazione al codice della strada per Cabiddu era stata accertata quando si trovava in Sardegna. Dai carabinieri di Lunamatrona, era il 12 febbraio 2014, era stata inviata ai colleghi della comando della Pietro Somaschini una missiva contenente il provvedimento della Motorizzazione civile di Cagliari datato 25 novembre 2013. Veniva indicata la “sospensione a tempo indeterminato della patente di guida categoria C” per il Cabiddu.
Secondo la procura della Mole, tuttavia, la pratica sarebbe stata “rallentata” nelle successive procedure, anche nell’inserimento della segnalazione nella banca dati delle forze di polizia. Da qui l’indagine nei confronti dei due ufficiali dell’Arma.
Il pm Alberto Lari (procuratore capo di Imperia) aveva chiesto la condanna ad un anno per il colonnello Zarbano e il rinvio a giudizio per Cabiddu ed Egidi.
(Nella foto i legali di Zarbano all’uscita del tribunale di Imperia)