Imperia, commemorazione di Felice Cascione al Parasio: il presidente Natta depone una corona di fiori

2 maggio 2018 | 15:28
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Imperia, commemorazione di Felice Cascione al Parasio: il presidente Natta depone una corona di fiori
Imperia, commemorazione di Felice Cascione al Parasio: il presidente Natta depone una corona di fiori
Imperia, commemorazione di Felice Cascione al Parasio: il presidente Natta depone una corona di fiori
Imperia, commemorazione di Felice Cascione al Parasio: il presidente Natta depone una corona di fiori

Questa mattina il presidente della Provincia Fabio Natta ha deposto una corona sotto alla lapide dell’eroe partigiano

Imperia. Felice Cascione avrebbe compiuto cent’anni oggi, non fosse morto da eroe a ventisei, fucilato dai Fascisti ad Alto, dopo uno scontro a fuoco. C’è una targa davanti a casa sua al Parasio, ricorda che è vissuto, ricorda l’eroe, ma non che è stato un buon medico, per il breve tempo in cui ha esercitato, un pallanuotista a livello internazionale e persino l’autore di Fischia il vento, la canzone della Resistenza che ha fatto il giro del mondo insieme a Bella ciao.

Questa mattina il presidente della Provincia Fabio Natta, insieme al vicesindaco Guido Abbo, agli amici Miro Genovese e Tonino Simonti e diverse altre personalità, ha deposto una corona sotto alla lapide dell’eroe partigiano e lo ha ricordato così:

“La vita media ormai si è allungata, non tutti arrivano a cento anni ma, teoricamente, Felice Cascione potrebbe essere ancora qui tra di noi, se non avesse fatto una scelta coraggiosa.
Era un uomo che poteva avere tutto dalla vita, un eccellente sportivo, un bravissimo medico, era un bell’uomo. Invece fece la scelta più altruistica: fu il principale artefice della resistenza imperiese.

La sua è una storia eroica, è già stata raccontata tante volte, ma deve essere ancora ricordata e ripetuta proprio per il grande significato di quella vita, breve ma intensissima.
Felice se ne è andato a 25 anni da eroe. Se noi siamo qui oggi in uno stato libero e democratico, lo dobbiamo agli uomini come lui. È indispensabile trasmettere la memoria della sua esistenza coraggiosa alle giovani generazioni”.