Evento epocale per la Liguria: firmata a Imperia l’intesa quadro per la ciclo-pedonale




Presidente Toti: “Simbolo di continuità, di diversificazione dell’offerta turistica, valorizzazione delle stazioni di proprietà di Rfi e capacità di dialogare tra Comuni”
Imperia. E’ stata sottoscritta oggi, nell’aula dei Sindaci della Provincia di Imperia, l’intesa quadro per la realizzazione di una pista ciclo-pedonale sul sedime della dismessa tratta ferroviaria San Lorenzo al Mare – Andora ed il riassetto urbanistico delle aree ferroviarie del Ponente ligure.
A sottoscriverlo, oltre al presidente della Liguria Giovanni Toti, anche gli assessori regionali alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone e all’Urbanistica Marco Scajola, i sindaci Carlo Capacci (Imperia), Giacomo Chiappori (Diano Marina), Valerio Urso (San Bartolomeo al Mare), Gian Paolo Giordano (Cervo), Mauro Demichelis (Andora), il direttore della Direzione Produzione Genova di RFI Marco Torassa e la responsabile Centro e Nord Ovest di FS Sistemi Urbani, Norberta Valentino.
Scopo dell”intesa è garantire la prosecuzione della pista ciclabile dal comune di Imperia fino al comune di Andora e definire i criteri e le modalità per la trasformazione urbanistica delle aree dismesse di proprietà di RFI, la loro riqualificazione e valorizzazione.
Sarà realizzato quindi uno studio di prefattibilità del tracciato, in continuità con l’attuale percorso ciclabile del Parco costiero del Ponente ligure, e saranno definiti i criteri e le modalità per la trasformazione urbanistica delle aree di proprietà di RFI per garantirne il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione.
“Credo che oggi sia un’importante giornata in cui ci confrontiamo su varie tematiche”, ha dichiarato il presidente della Liguria Toti, “E’ il momento in cui cerchiamo di tirare le somme su una serie di cose su cui si è lavorato a lungo. E’ significativo e simbolico iniziare la giornata con una firma come questa che delinea uno sviluppo per questo territorio”. Sulla pista ciclabile che verrà realizzata ha aggiunto: “Non è una singola opera in un singolo comune, ma è un’opera di sistema. E’ un’offerta di tutto quello di cui oggi c’è bisogno. E’ un’opera che si congiunge a quella che già c’è e che denota la vocazione turistica di un territorio, che unisce Comuni che devono far squadra: 40 km di territorio che diventano un unicum che deve produrre suggestioni all’esterno. Un simbolo di continuità, di diversificazione dell’offerta turistica, valorizzazione delle stazioni di proprietà di Rfi e soprattutto della capacità di dialogare tra Comuni”.
Un’opera “faraonica” che dovrebbe costare, secondo una stima formulata dall’assessore Giampedrone, circa 20 milioni:
“Stiamo tracciando la prima tranche da 7milioni e mezzo”, ha detto l’assessore alle Infrastrutture. L’obiettivo finale travalica i confini regionali e raggiunge la Toscana, per un percorso totale di 493 km.
La lunghezza totale del tracciato ciclo-pedonale che andrà ad integrare la ciclabile già esistente è di 20 km. 357mila metri quadrati: le aree dismesse da Rete Ferroviaria Italiana e 33 i fabbricati dismessi per un totale di
5140 metri quadrati.