Con una poesia dedicata al presidente del consiglio Bovalina si chiude l’ultimo consiglio comunale a Vallecrosia

3 maggio 2018 | 22:11
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Con una poesia dedicata al presidente del consiglio Bovalina si chiude l’ultimo consiglio comunale a Vallecrosia
Con una poesia dedicata al presidente del consiglio Bovalina si chiude l’ultimo consiglio comunale a Vallecrosia
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Con una poesia dedicata al presidente del consiglio Bovalina si chiude l’ultimo consiglio comunale a Vallecrosia
Con una poesia dedicata al presidente del consiglio Bovalina si chiude l’ultimo consiglio comunale a Vallecrosia
Con una poesia dedicata al presidente del consiglio Bovalina si chiude l’ultimo consiglio comunale a Vallecrosia

Votato all’unanimità l’ordine del giorno per la scuola Sant’Anna

Vallecrosia. Si è chiuso con una poesia “inedita” composta dall’opposizione e letta dal consigliere Cristian Quesada l’ultimo consiglio comunale dei primi cinque anni di amministrazione Giordano. Un inno a Giovanni Bovalina, presidente del consiglio comunale, intitolato “Con affetto e stima”, quello letto da Quesada, che ha esordito con un “Grande come fosse Bonaparte / Bello, bello più di Valentino / A suo agio nelle carte / Adocchiato dal destino / Tutto quanto tu sei stato / Nella nostra amata città assessore e consigliere / e per non farsi mancare niente / nel 2013 riapprezzato come grande presidente”.

Al consiglio comunale ha preso parte anche l’onorevole Flavio Di Muro, ringraziato dall’amministrazione per il suo impegno a Roma per la scuola Sant’Anna di Vallecrosia, sul cui destino è stato presentato un ordine del giorno per richiedere la continuità didattica della scuola fino al completamento dei cicli scolastici, votato a favore da tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione.

Prima del voto, comunque, non è mancata una discussione dai toni anche accesi, nel corso della quale il consigliere di opposizione (e candidato sindaco) Fabio Perri ha evidenziato due aspetti: “Bisogna innanzitutto capire se le suore hanno intenzione di andare avanti con la scuola”, ha detto, “Nel caso in cui non volessero tenere aperta questa scuola, è da pianificare come e dove inserire i ragazzi. Ma questa è una ipotesi, stando a quello che ho sentito, di secondo livello, perché ci stiamo concentrando per capire se la struttura può o meno continuare ad ospitare i bambini”.

Giovanni Bovalina

“Non sappiamo cosa vi siete detti a Roma nell’incontro con le suore”, ha aggiunto Perri, “Non conosciamo il contenuto della perizia redatta dall’ingegnere di fiducia della Sant’Anna. Quali interventi sarebbero necessari?”. Al di là di una programmazione, anche di natura economica, sull’edificio, resta però fondamentale capire, secondo Fabio Perri, quale sia la volontà dell’ordine religioso che fino ad ora ha gestito la scuola: se le suore della Carità non avessero alcuna intenzione di continuare ad avere una scuola, in sintesi, tutte le iniziative in tal senso, nuova perizia compresa, sarebbero inutili.

In ultimo, il consigliere ha chiesto quale sia la posizione dell’amministrazione in merito alla proposta della confederazione Misericordie d’Italia che vorrebbe farsi carico del percorso didattico.