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Ventimiglia, questore Capocasa: “Non si tollerano le zone franche”

18 aprile 2018 | 14:02
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Ventimiglia, questore Capocasa: “Non si tollerano le zone franche”

“Si era creato un vero e proprio business delle tende, per il quale erano incrementati gli episodi di intolleranza reciproca”

Ventimiglia. “Il rientro lo abbiamo sempre “accettato”, noi preferiremmo il discorso istituzionale del Campo Roja, dove i migranti hanno una realtà completamente diversa, sia dal punto di vista personale che giuridico, però se vogliono rimanere qui possono farlo, ma senza il discorso delle tende perché negli ultimi mesi la tenda ha costituito una sorta di business: si sono giocati il posto tenda ed è stato motivo di aggressioni reciproche. Non si tollerano le zone franche”. Lo ha dichiarato il questore di Imperia Cesare Capocasa durante lo smantellamento del campo abusivo sorto sul greto del fiume Roja, dove da mesi circa 180 migranti vivevano in una situazione precaria, addirittura lottando, come ha ricordato lo stesso questore, per accaparrarsi un posto in una delle 110 tende sorte sul greto del fiume.

Per preparare la pulizia in modo da creare il minor disagio possibile, le autorità hanno incontrato le associazioni che gravitano intorno ai migranti, in modo che facessero da mediatori e spiegassero agli stranieri quello che sarebbe successo. “Abbiamo scelto la via dell’informazione e della comunicazione per mantenere la situazione tranquilla”, ha spiegato il questore. Nel corso dell’operazione si è infatti registrato un solo episodio di violenza, quando uno straniero ha dato fuoco ad una tenda pur di non vederla distrutta dalle ruspe. “Il nostro obiettivo è quello di garantire la sorvegliabilità di quest’area”, ha spiegato il questore, “Soprattutto per la sicurezza dei dimoranti, visto che cominciavano ad aumentare gli episodi di intolleranza reciproca all’interno di questo contesto. Poi le tende costituivano un riparo e dunque una mancanza da parte delle forze di polizia di poter controllare e sorvegliare questa zona. Inoltre l’intervento era necessario per la tutela della sicurezza degli abitanti del quartiere delle Gianchette”.