Ventimiglia, furti e droga: ancora nei guai Jouni Maki, già condannato per favoreggiamento del killer di Zohra El Ainoussi

10 aprile 2018 | 10:48
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Ventimiglia, furti e droga: ancora nei guai Jouni Maki, già condannato per favoreggiamento del killer di Zohra El Ainoussi

La donna era stata accoltellata a morte l’11 novembre del 2011, in vicolo della Provvidenza, nel centro storico di Sanremo dal 27enne tunisino Zied Baghouri

Imperia. Di nuovo guai giudiziari per Maki Jouni. Si tratta del tunisino 35enne, già condannato nel 2014, in Appello, a due anni e otto mesi di reclusione per favoreggiamento, nell’ambito del processo per l’omicidio della 43enne marocchina Zohra El Ainoussi, sua amica.

La donna era stata accoltellata a morte l’11 novembre del 2011, in vicolo della Provvidenza, nel centro storico di Sanremo dal 27enne tunisino Zied Baghouri (poi condannato a 33 anni per omicidio volontario e stalking). Maki, in quei frangenti, aveva favorito il tentativo di fuga del killer in Francia. Oggi, invece, è stato condannato a sei mesi e venti giorni, dal giudice monocratico Caterina Lungaro, per detenzione finalizzata allo spaccio di stupefacenti.

Nel novembre dello scorso anno la polizia, nella sua abitazione di Ventimiglia, aveva rinvenuto una decina di grammi di droga, tra eroina hashish e maijuana. Gli agenti erano andati nell’abitazione del Maki perché il tunisino è ritenuto responsabile di una serie di piccoli furti nella Città di Confine e ai tempi si cercava in casa sua la refurtiva. Proprio per furto e ricettazione, lo straniero, verrà processato domani in Tribunale.