Ventimiglia Alta, impugnata ordinanza di sgombero della scuola Cavour: depositato ricorso gerarchico in Prefettura



Raccolte 168 firme in due giorni
Ventimiglia. Alcuni residenti di Ventimiglia Alta hanno protocollato stamane un ricorso gerarchico in Prefettura a Imperia impugnando l’ordinanza con la quale il sindaco Enrico Ioculano ha fatto sgombrare la scuola Cavour, spostando i circa 170 alunni in altri plessi scolastici cittadini.
In meno di due giorni, i residenti hanno raccolto 168 firme allegate al ricorso, nel quale si legge che l’ordinanza emessa dal sindaco presenta un difetto d’urgenza, in quanto “lo studio di fattibilità per la riduzione del rischio non evidenzia un grado di rischio tale da far pensare a un pericolo imminente per la popolazione scolastica. Tale studio Individua solo una piccola area nei pressi della palestra e nell’ingresso dove segnalato è possibile distacco degli intonaci. I solai sono reputati tutti integri e senza rischio”.

Evidenziati inoltre un difetto di motivazione tecnica in quanto “non c’è un atto ufficiale nel quale si attesti lo stato di pericolosità dello stabile che giustifichi tecnicamente l’ordinanza e non può avere rilievo a questo fine uno studio del degrado dei controsoffitti o una nota a margine dell’Ufficio tecnico senza alcuna presa di responsabilità in tale direzione”, e un errore procedurale: “Lo sgombero deve essere adeguatamente motivato e deve essere previamente informata la Prefettura per stabilire le misure da adottare”. Nel documento protocollato in Prefettura, viene evidenziata l’anomalia per cui mentre da una parte la scuola era ritenuta pericolosa per gli alunni, era invece a norma per gli elettori, visto che proprio nell’edificio seicentesco di piazza Lascaris è stato costituito il seggio per le elezioni politiche dello scorso 4 marzo.
E ancora: errore formale sostanziale in quanto “manca l’indicazione dei tempi previsti per il periodo di provvisorie. l’ordinanza non può avere una durata generica non ben precisata”; eccesso di potere perché “lo spostamento va a comprimere gli standard igienici di altri plessi scolastici”. “Il Comune”, si legge in conclusione, “E’ tenuto alla fornitura degli edifici scolastici per l’attività della scuola pertanto previamente alla chiusura andava individuato un edificio alternativo e sgombero vicino all’attuale scuola e non all’interno di altre scuole. Tale dissennata e illegittima scelta ha danneggiato l’attività didattica sia della scuola abbandonata, sia di quelle invase”.