Vallecrosia, “Il Papa difende il lavoro, le suore ci licenziano”: la protesta delle docenti della scuola Sant’Anna
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Le insegnanti hanno manifestato stamane con alcuni striscioni
Vallecrosia. “Il Papa difende il lavoro, le suore ci licenziano”, “Sono le cose che amiamo di più a distruggerci”, “Salviamo la nostra scuola Sant’Anna, firma anche tu”: è iniziata stamane, alle 8,30, la protesta delle docenti della scuola Sant’Anna. Insieme a loro anche genitori e qualche alunno dei 250 che frequentano l’istituto.
“La decisione di chiudere la scuola è stata comunicata in modo ufficiale, ma nel contempo ufficioso”, hanno dichiarato alcune insegnanti, “Tramite una telefonata della dirigente scolastica che ci avvertiva di chiamare i genitori delle nostre varie classi: quindi di asilo, medie ed elementari, perchè si muovessero a cercare un’altra scuola per i loro bambini”.
Con le lacrime agli occhi, le insegnanti Luana Condrò, Luisella Ferraro, Claudia Barberis, Elisa Andrighetto e Patrizia Stefani, hanno raccontato ai giornalisti la bufera che ha travolto la scuola negli ultimi giorni. “Al momento comunicazioni ufficiali non ne abbiamo ancora ricevute, tranne questa telefonata e risposte molto stringate delle suore”. “Riguardo i motivi ci hanno soltanto detto, che trattandosi di una scuola privata fanno quello che vogliono e devono anche seguire il voto di obbedienza e silenzio. Noi, però, abbiamo saputo ci sarebbero motivazioni di tipo istituzionale, ad esempio la crisi di vocazione, non ci sono più suore”.
Tra i motivi per cui l’ordine delle suore della carità ha deciso la chiusura, sono stati tirati in ballo anche problemi legati alla sicurezza dell’edificio, ma le insegnanti ribattono: “Poco tempo fa, c’è stata una ispezione: sono venuti a controllare la scuola, riscontrando piccoli problemi ma risolvibili”. Concludono gli insegnanti: “I sentori sono iniziati, da poco tempo ovvero quando sono iniziate a circolare le voci di strada e le mamme ci hanno chiesto se fossero vere. A quel punto siamo andate dalla dirigente scolastica e dalla madre superiora a chiedere spiegazioni, ma non abbiamo avuto subito alcuna risposta”.
In ballo c’è ora il futuro di 250 studenti di materne, elementari e medie, che a settembre non potranno tornare nella loro scuola e dovranno cercarsi un’altra sistemazione, anche se le iscrizioni, ormai sono chiuse. Poi c’è una ventina di persone, tra docenti e personale parascolastico, che rischia di perdere il lavoro. Il prossimo 2 maggio alle 16, scenderanno in piazza i genitori degli alunni. Nel frattempo, si apprende che sarebbero già state raccolte circa mille firme.