Vallecrosia, “Il Papa difende il lavoro, le suore ci licenziano”: la protesta delle docenti della scuola Sant’Anna

25 aprile 2018 | 11:18
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Vallecrosia, “Il Papa difende il lavoro, le suore ci licenziano”: la protesta delle docenti della scuola Sant’Anna
Vallecrosia, “Il Papa difende il lavoro, le suore ci licenziano”: la protesta delle docenti della scuola Sant’Anna
Vallecrosia, “Il Papa difende il lavoro, le suore ci licenziano”: la protesta delle docenti della scuola Sant’Anna
Vallecrosia, “Il Papa difende il lavoro, le suore ci licenziano”: la protesta delle docenti della scuola Sant’Anna
Vallecrosia, “Il Papa difende il lavoro, le suore ci licenziano”: la protesta delle docenti della scuola Sant’Anna
Vallecrosia, “Il Papa difende il lavoro, le suore ci licenziano”: la protesta delle docenti della scuola Sant’Anna

Le insegnanti hanno manifestato stamane con alcuni striscioni

Vallecrosia. “Il Papa difende il lavoro, le suore ci licenziano”, “Sono le cose che amiamo di più a distruggerci”, “Salviamo la nostra scuola Sant’Anna, firma anche tu”: è iniziata stamane, alle 8,30, la protesta delle docenti della scuola Sant’Anna. Insieme a loro anche genitori e qualche alunno dei 250 che frequentano l’istituto.

“La decisione di chiudere la scuola è stata comunicata in modo ufficiale, ma nel contempo ufficioso”, hanno dichiarato alcune insegnanti, “Tramite una telefonata della dirigente scolastica che ci avvertiva di chiamare i genitori delle nostre varie classi: quindi di asilo, medie ed elementari, perchè si muovessero a cercare un’altra scuola per i loro bambini”.

Con le lacrime agli occhi, le insegnanti Luana Condrò, Luisella Ferraro, Claudia Barberis, Elisa Andrighetto e Patrizia Stefani, hanno raccontato ai giornalisti la bufera che ha travolto la scuola negli ultimi giorni.  “Al momento comunicazioni ufficiali non ne abbiamo ancora ricevute, tranne questa telefonata e risposte molto stringate delle suore”. “Riguardo i motivi ci hanno soltanto detto, che trattandosi di una scuola privata fanno quello che vogliono e devono anche seguire il voto di obbedienza e silenzio. Noi, però, abbiamo saputo ci sarebbero motivazioni di tipo istituzionale, ad esempio la crisi di vocazione, non ci sono più suore”.

Tra i motivi per cui l’ordine delle suore della carità ha deciso la chiusura, sono stati tirati in ballo anche problemi legati alla sicurezza dell’edificio, ma le insegnanti ribattono: “Poco tempo fa, c’è stata una ispezione: sono venuti a controllare la scuola, riscontrando piccoli problemi ma risolvibili”. Concludono gli insegnanti: “I sentori sono iniziati, da poco tempo ovvero quando sono iniziate a circolare le voci di strada e le mamme ci hanno chiesto se fossero vere. A quel punto siamo andate dalla dirigente scolastica e dalla madre superiora a chiedere spiegazioni, ma non abbiamo avuto subito alcuna risposta”.

In ballo c’è ora il futuro di 250 studenti di materne, elementari e medie, che a settembre non potranno tornare nella loro scuola e dovranno cercarsi un’altra sistemazione, anche se le iscrizioni, ormai sono chiuse. Poi c’è una ventina di persone, tra docenti e personale parascolastico, che rischia di perdere il lavoro. Il prossimo 2 maggio alle 16, scenderanno in piazza i genitori degli alunni. Nel frattempo, si apprende che sarebbero già state raccolte circa mille firme.