#unaiutopersara, quando i social vengono usati per una buona causa
Su Facebook è partita una raccolta fondi per sostenere le cure di una giovane armese colpita da aneurisma cerebrale: in appena due settimane sono stati donati più di 10mila euro
Taggia. 15.182 euro*: è la somma raccolta in appena due settimane per sostenere le spese mediche di una giovane colpita da un aneurisma cerebrale. Una cifra straordinaria, per la causa, la quantità, per come è stata raccolta, Facebook: passatempo certo, ma anche nobile strumento per raccogliere fondi e scatenare un meccanismo virale capace di coinvolgere un’intera comunità, non solo virtuale. Questi sono i social network, e la storia di Sara Lucà ne è un incredibile esempio.
Il 28 aprile dello scorso anno la ventinovenne armese Sara è stata colpita da un aneurisma cerebrale, «dilatazione circoscritta di un’arteria intracranica**», la cui «rottura determina situazioni molto gravi, le cosiddette emorragie subaracnoidee, in cui il sanguinamento può causare danni cerebrali estesi». Basti pensare che «ad oggi circa tre soggetti su cinque con emorragia subaracnoidea muoiono entro due settimane e la metà dei sopravvissuti riporta gravi danni cerebrali e disabilità permanenti***». Fortunatamente Sara non rientra fra questi casi: nel mese di agosto dello stesso anno è stata trasferita in una clinica del risveglio a Zirl, in Austria, dove con le giuste cure e le più avanzate tecniche riabilitative ha avuto la possibilità di fare progressi.
Cure efficaci, ma molto costose e difficili da sostenere che a quasi un anno da quel drammatico giorno ha spinto un gruppo di amici a scendere in campo concretamente. A metà aprile 2018 hanno infatti aperto una raccolta fondi. Lo scopo, appunto, offrire #unaiutopersara; il mezzo, accantonando i salvadanai che fino a qualche anno fa venivano disseminati in bar e tabacchi, quella portentosa cassa di risonanza che sono i social. Su Facebook è così partita una campagna di donazioni che nell’arco di pochissimi giorni, anzi, ore, ha permesso di raccogliere molto più di quello che i suoi ideatori avevano ipotizzato: il tam tam di like e condivisioni ha innescato un meccanismo a catena a cui gli utenti, che conoscessero o non conoscessero Sara, non hanno esitato a sottrarsi. Ed ecco che un numero incalcolabile di cittadini 2.0 ha accolto la causa e ha fatto una piccola donazione per aiutare Sara a continuare a ricevere le cure più all’avanguardia. Un buon uso delle piattaforme digitali che ha rivelato il cuore d’oro della nostra comunità. Ma non solo.
Attorno a #unaiutopersara, infatti, sono successivamente sorti piccoli eventi a scopo benefico che, invitando quella stessa comunità a partecipare, permetteranno di accrescere la raccolta fondi. Quindi, l’aperitivo solidale che si volgerà il 3 maggio dalle 19 al wine-bar di Arma di Taggia “V’incanta” (da Tommy) e la marcia benefica “Io corro per Sara” che avrà luogo il 17 giugno con partenza alle 10 dal prato di San Romolo. Perché come scrivono gli angeli custodi di Sara, «la vita ci mette di fronte ad ostacoli che sembrano insormontabili, ma siamo convinti che con l’aiuto di tutti si possa fare la differenza. Il nostro desiderio è che Sara possa continuare a ricevere le cure migliori. Chiediamo il vostro aiuto per far sì che possa continuare a lottare, perché lei non ha mai smesso di farlo e noi… senza sosta lottiamo con te!».
Per contribuire alla raccolta fondi per Sara vai su: https://www.facebook.com/donate/227994734612829/
* Cifra aggiornata al 30 aprile 2018
** http://www.corriere.it/salute/dizionario/aneurisma_cerebrale/index.shtml
*** https://www.farmacoecura.it/malattie/aneurisma-cerebrale-sintomi-conseguenze-cause/