Si è spenta Terzilia Elvira Rebaudi: con i suoi 105 anni (e mezzo) era la nonnina di Ventimiglia

18 aprile 2018 | 21:33
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Si è spenta Terzilia Elvira Rebaudi: con i suoi 105 anni (e mezzo) era la nonnina di Ventimiglia

Star su Facebook: le sue foto ottenevano centinaia di like

Ventimiglia. “La cara nonnina questa sera se n’è andata, si é spenta serenamente lasciando nei nostri cuori e nella memoria di chi ha avuto la fortuna di conoscerla un sorriso confortante e un messaggio che non si é mai stancata di ripetere: VOGLIATEVI BENE”. Con queste parole accompagnate da una foto, il figlio Gigi Ferrara ha annunciato ai suoi fans Facebook la scomparsa di Terzilia Elvira Rebaudi: nonna di 105 anni e mezzo (aveva festeggiato al ristorante il 2 ottobre scorso il suo compleanno), seguitissima sul social network dove ogni sua foto riceveva centinaia di “like”.

Il giorno del suo compleanno, Terzilia aveva raccontato ai giornalisti la sua vita, dispensando quei consigli di saggezza che solo chi  ha vissuto a lungo può dare. Lo aveva fatto con semplicità, umiltà e tanta gioia: qualità che anche chi non la conosceva bene intuiva subito in lei. La sua forza era in quel suo sorriso aperto, sincero, disarmante, con il quale accoglieva le persone che incontrava.

Terzilia il 2 ottobre scorso: il giorno del suo compleanno

Terza di tre sorelle, come ricorda il suo stesso nome, Terzilia nacque a Castelvittorio il 2 ottobre del 1912. Nel suo paese natio frequentò le scuole elementari, ma solo fino alla quarta. “Mi piaceva studiare e per prendere la quinta elementare sono dovuta andare in una scuola privata di Pigna, perché a Castelvittorio quella classe non c’era. Andavo a piedi tutti i giorni”, aveva raccontato. Dopo le scuole, Terzilia trovò impiego in comune, come contabile. “I partigiani volevano uccidermi perché per il lavoro che avevo dovevo avere la tessera del fascismo”.

Una vita vissuta nell’amore, quella di Terzilia: amore per la famiglia e per gli altri. Come testimonia il suo impegno nell’ONMI, l’Opera nazionale maternità e infanzia: un ente assistenziale italiano fondato nel 1925 allo scopo di proteggere e tutelare madri e bambini in difficoltà. Qui aiutò molti meridionali, venuti nella città di confine in cerca di lavoro. E come testimonia la sua “ricetta” di vita: “Non provare rancore per nessuno, volere bene a tutti, essere generosi”.

Terzilia se n’è andata, in punta di piedi come ha vissuto, ma ha lasciato un grande insegnamento: dare senza ricevere nulla in cambio. Amare e aiutare tutti. “Non odiare mai nessuno”, ha insegnato ai nipoti Diana e Massimo, “Bisogna aiutare sempre tutti”.

Ciao Terzilia, noi ti ricorderemo sempre così (intervista del 13 giugno 2017):