Sanremo, si vota il bilancio di previsione. Biancheri: “Lascio i conti a posto”

23 aprile 2018 | 23:24
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Sanremo, si vota il bilancio di previsione. Biancheri: “Lascio i conti a posto”
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Sanremo, si vota il bilancio di previsione. Biancheri: “Lascio i conti a posto”

Faraldi: “Nel 2014 situazione da far tremare i polsi”. L’amministrazione rivendica gli investimenti pronti per la città

Sanremo. Oltre la bagarre sul numero legale, tra sospensioni, riconta, pause e rientri – non si è capito se i numeri c’erano alla chiama del presidente Il Grande per iniziare o meno – il consiglio comunale ha dato il via libera al bilancio previsionale 2018-2020.

I conti pareggiano a 133 milioni. Le spese maggiori sono per il personale, circa 16 milioni e il sociale, salvaguardato a 11.

La discussione si arricchisce delle proposte di Sanremo Al Centro (emendamento di Sindoni), Sanremo Attiva (tre ordini del giorno di Robert Von Hackwitz, bilancio sociale, risparmi sugli affitti del Comune e vendita dei parcheggi pubblici) e Forza Italia (odg per ultimare la carrozzabile in zona San Lorenzo firmato dai consiglieri Baggioli e Balestra).

Il sindaco Alberto Biancheri interviene subito dopo l’illustrazione dell’assessore Paola Cagnacci per dare un taglio più politico: “Stasera portiamo il quarto bilancio della nostra amministrazione – spiega –, se pensiamo che nell’ottobre 2014 questo passaggio aveva vissuto momenti molto più complessi – mancavano i famosi 8 milioni della Rai (anticipati nel 2013 per rispettare il patto di stabilità dall’amministrazione Zoccarato) – senza la vendita (svendita per Baggioli) dell’ex tribunale ci sarebbero state gravi conseguenze per il Comune.

Nell’ottobre 2015 l’indagine delle fiamme gialle sui furbetti del cartellino. Anni di fortissime difficoltà che hanno portato il personale a fare grandi sacrifici”.

Dopo il passato il futuro: “Dobbiamo portare a compimento opere importanti e nel bilancio ci sono le coperture finanziarie per terminare interventi che ci siamo impegnati a fare: lo spostamento degli uffici dell’anagrafe al Palafiori, la ristrutturazione del mercato annonario – in autunno dovrebbero partire con i lavori -, il palazzetto dello sport che a breve – continua il primo cittadino – porteremo in giunta e poi in consiglio (progetto da realizzare in leasing in costruendo): opera importantissima non solo per le associazioni sportive ma per il turismo”. Portosole, “tre anni che ci lavoriamo: non può più essere una colata di cemento”.

“Campagna elettorale? Libro dei sogni?” domanda retoricamente Biancheri in risposta ad alcuni esponenti della minoranza. “No. Abbiamo i finanziamenti e non toglieremo nulla dalla spese corrente. Sono progetti su cui lavoriamo da anni”.

Poi, per completare il quadro, il tema società partecipate che sul bilancio dell’ente rischiano di pesare eccome: “Amaie deve entrare in Rivieracqua, il consiglio l’aveva detto e siamo convinti di questa decisione ma stiamo aspettando l’omologazione del concordato preventivo e il piano di rientro del debito, più certezze sulla solidità della società”.

Riviera Trasporti: “Proviamo a salvarla con l’operazione di San Martino”, Area24: “Aspetto di vedere gli ultimi bilanci ma le notizie non sono positive”. Il Casinò: “Ne discuteremo nel prossimo consiglio ma stiamo valutando questi ultimi tre mesi che hanno registrato un abbassamento delle entrate”. Biodigestore: “Vigilare sul cronoprogramma dell’impianto di Colli per scongiurare l’esaurimento del lotto 6”.

Conclude il sindaco: “Lasciamo i conti a posto. Chiunque arriverà potrà iniziare da subito ad investire.

E’ il turno delle minoranze. Lombardi centra l’intervento su alcune previsioni che, secondo il consigliere di Fratelli d’Italia, sono irrealistiche. L’aumento della Tari: 200 mila nel 2019, 100 nel 2020. Si preoccupa anche per l’andamento del Casinò: la casa da gioco comunale perde 923 mila euro nei primi tre mesi dell’anno e registra 9500 presenze in meno nelle sale.

Le stime sul recupero dell’evasione fiscale crescono a 5 milioni. Si erano ottenuti 800 mila euro due anni fa e 3 milioni nel 2017.

A Lombardi risponde Robaldo (capogruppo PD) che fa un lungo elenco delle opere e manifestazioni realizzate “che si vedono in città: sei milioni investiti nelle scuole;  tolti i chioschi da piazza Eroi, da vent’anni se ne parlava; la rimozione dei cantieri navali nel porto vecchio”. Ancora, “terminati i lavori del primo lotto di Santa Tecla, il restauro di Santa Brigida, l’impianto a led nella pigna, il museo di palazzo Nota, la viabilità (inversione di via Galilei e piazza Eroi), i semafori in via Feraldi e Corso Inglesi, tre aree cani, l’asfalto del campo d’atletica e i fari, l’acqua che arriva a Suseneo, i passaggi pedonali rialzati, la raccolta differenziata, il museo del Fiore, Tre Ponti, le palestre al mercato, il nuovo sistema di telecamere, i fondi europei (4,6 milioni), comitato Peba (barriere architettoniche), stop all’emorragia degli anticipi sulla convenzione Rai, le 5 trasmissioni di SanremoYoung, le manifestazioni per gli appassionati di mountain bike”. (Ci scusiamo se abbiamo dimenticato qualche punto).

Sanremo Attiva, Von Hackwitz: “Il primo dato sono i due milioni in meno rispetto al bilancio dell’anno scorso e i quasi quindici dal 2014, soldi persi per la città”.

Sulle scelte politiche, risponde a Biancheri: “C’è una criticità sul piano delle alienazioni con tanti immobili non periziati, senza progetti, che continuano a deprezzarsi perché se ne fallisce la vendita. E’ prudente mettere 7 milioni di entrata su questo capitolo?”.

Forti perplessità le solleva sugli importi che il Comune riconosce alla Rai per le 5 serate della Clerici. “Hanno avuto molto più ritorno, da un punto di vista delle presenze, manifestazioni come il Gef. Costi che vanno ad incidere anche sul budget del turismo.

Avrei deto all’assessore Sarlo, se fosso stato presente, la mia solidarietà perché si ritrova con 200mila in meno sulle manifestazioni. Se li trova anche per il fatto che è venuto a mancare il tesoretto dato dalle somme non spese per l’affitto del teatro Ariston, costato di più proprio per via di SanremoYoung.

Sanremo Attiva – termina il consigliere – è stata sempre favorevole al porta a porta, continua ad esserlo. Diamo atto all’amministrazione di aver avuto un grande coraggio. Però mi aspetterei di vedere scendere la tassa sui rifiuti invece che alzarsi. ll cittadino che agisce correttamente ha diritto a qualche soddisfazione”.

Se per Gianni Berrino quello di Biancheri è sembrato un “discorso di commiato”, Fabio Ormea (Sanremo Insieme) critica lo scarso impegno sul patrimonio culturale e propone l’aumento dell’addizionale Irpef sui redditi sopra i 35mila per rimpinguare l’appena 0,44% delle risorse del Municipio impegnate per sport e giovani.