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Sanremo, prove generali della Mouse Trap Race al Liceo Cassini

15 aprile 2018 | 12:11
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Sanremo, prove generali della Mouse Trap Race al Liceo Cassini
Sanremo, prove generali della Mouse Trap Race al Liceo Cassini
Sanremo, prove generali della Mouse Trap Race al Liceo Cassini
Sanremo, prove generali della Mouse Trap Race al Liceo Cassini
Sanremo, prove generali della Mouse Trap Race al Liceo Cassini
Sanremo, prove generali della Mouse Trap Race al Liceo Cassini

Gli studenti, da soli o in gruppo, si cimentano nella costruzione di una macchinina avente come unica fonte propulsiva una trappola per topi

Sanremo. La mattina di lunedì 9 aprile ha visto numerosi giovani studenti del Liceo G.D. Cassini cimentarsi, presso la palestra del noto istituto sanremese, in una delle attività più coinvolgenti dell’intero anno scolastico: le prove generali della Mouse Trap Race, a cui la partecipazione del Cassini è stata resa possibile anche dalla sponsorizzazione da parte della Banca di Caraglio. Le regole della gara sono semplici: gli studenti, da soli o in gruppo, si cimentano nella costruzione di una macchinina avente come unica fonte propulsiva una trappola per topi (uguale per tutti i partecipanti) che possa coprire la distanza di 10 metri nel minor tempo possibile. Essendo ogni altro elemento a discrezione dello studente, si fa presto a vedere i cd multimediali allegati ai libri di testo diventare simpatiche ruote improvvisate, mentre i righelli trovano applicazioni ingegneristiche ad oggi ancora sconosciute al mondo moderno. Ed ecco che intuizione, ingegno e fantasia diventano gli ingredienti chiave di una competizione le cui imprese, successi e fallimenti, sono destinate a popolare i discorsi degli studenti nelle settimane a venire. Se infatti soltanto le migliori creazioni vengono selezionate per partecipare alla competizione definitiva di Monaco, già solo raggiungere i 10 metri di distanza previsti è un’impresa da non sottovalutare, e spesso sono proprio le macchinine in apparenza più promettenti a realizzare i più netti fallimenti, anch’essi destinati ad essere tramandati nel tempo.

E tra macchinine incapaci di procedere oltre i quattro millimetri, veicoli che celano sistemi di autodistruzione sconosciuti ai propri costruttori e altri capaci di violare arbitrariamente (ma sempre a proprio svantaggio) ogni presunta legge della fisica, una buona dose di scienza e creatività insegna ad apprendere dai propri errori così da correggerli e renderli utili per migliorare. Non è dunque un caso che proprio solo un team di studenti i cui progetti iniziali si siano rivelati fallimentari è stato poi in grado autonomamente di costruire una macchinina adatta anche alla categoria più avanzata della competizione, ovvero capace, con una sola carica di trappola per topi, di percorrere 5 metri in avanti e 5 all’indietro invertendo autonomamente la propria marcia. I risultati migliori sono stati prontamente inoltrati a Monaco per permettere alle squadre più meritevoli di partecipare alla finale il del 25 maggio, alla quale prenderanno parte team di studenti da numerose scuole in tutt’Italia.