Sanremo, Olmo Romeo è il nuovo presidente di Federgioco: “Gap, antiriciclaggio e criptovalute nel programma 2018”

6 aprile 2018 | 13:48
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Il consigliere del casinò della città dei fiori ha assunto la carica questa mattina, dopo l’assemblea generale dell’associazione che riunisce le quattro case da gioco italiane

Sanremo. Olmo Romeo è il nuovo presidente di Federgioco. Il consigliere del casinò della città dei fiori (ed ex consigliere comunale dell’amministrazione Biancheri) ha assunto la carica questa mattina, dopo l’assemblea generale dell’associazione che riunisce le quattro case da gioco italiane: Venezia, Saint Vincent, Campione e Sanremo.

«Arrivare alla presidenza dopo un percorso compiuto all’interno di Federgioco, dove prima ho ricoperto il ruolo di consigliere e poi quello di vice-presidente, mi riempie di orgoglio e allo stesso tempo mi dà un forte senso di responsabilità», commenta Romeo ringraziando il presidente uscente, Giulio Di Matteo, per l’attività svolta durante il mandato, e augurando buon lavoro al nuovo vice-presidente, Maurizio Salvalaio (presidente del Casinò di Venezia).

Il programma Federgioco 2018 che il neo presidente porterà avanti prevede, anzitutto, un rafforzamento dei rapporti con le istituzioni. Quindi con il Ministero degli Interni e il Ministero di Economia e Finanza «ai quali sarà offerta massima collaborazione in questa fase di riordino del settore giochi. Non mancherà la collaborazione con il Ministero della Salute, perché, ci teniamo a sottolineare, il gioco è business ma anche divertimento responsabile, e come Federgioco abbiamo sempre seguito un “modello casinò” che ad oggi si è imposto come il preferibile sotto il profilo del rispetto della legalità e della gestione del gap, il gioco d’azzardo patologico».

Secondo obiettivo che la federazione intende avviare nei prossimi mesi è la redazione di un documento aggiornato che rappresenti lo stato dell’arte del settore, anche con riferimento ai settori contigui. «Per consentire una consapevole gestione del potenziale processo di cambiamento, inoltre, il documento andrà anche ad analizzare e valorizzare le specifiche competenze sviluppate nelle singole reale aziendali associate a Federgioco e, sempre in un’ottica di coinvolgimento del territorio, sarà discusso con le organizzazioni sindacali».

Tra gli altri progetti del programma 2018, spiccano anche i temi dell’antiriciclaggio, perciò l’esplorazione delle possibilità di armonizzazione policy aziendali, dell’attivazione di una Commissione relazioni industriali, ovvero di un comitato tecnico che affiancherà quello “politico”, e, guardando alle nuove tecnologie, delle criptovalute che aprirà Federgioco a una «collaborazione con la sezione economica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia per capire se questa nuova tipologia di pagamento potrà essere applicata anche ai nostri giochi». All’attenzione è stata anche posta l’unificazione e la massima sensibilizzazione a ciò che avviene in Europa in ambito Eca – European Casino Association per quanto riguarda il Gap.

Il tutto sempre nello spirito di risollevare il settore dei casinò in Italia, mercato in flessione da diversi anni. Nel corso dell’assemblea, sono stati infatti presentati i dati che mostrano quanto negli ultimi dieci anni si è passati da incassi per 515 milioni di euro ai 285 dello scorso anno (dei quali 183 provenienti dalle slot machine e 102 dai tavoli da gioco). Il calo rispetto al 2016 è stato del 2,7%. In discesa anche gli ingressi che nel 2010 sfioravano i 3,1 milioni di euro, mentre lo scorso anno sono stati inferiori ai 2,1 milioni, con un decremento, rispetto al 2016, del 4,9%.

(Foto e video Luca De Guglielmi)