Sanremo, smentita la realizzazione del doppio senso di marcia tra via Caduti, Isonzo e Corso Inglesi

10 aprile 2018 | 10:12
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Sanremo, smentita la realizzazione del doppio senso di marcia tra via Caduti, Isonzo e Corso Inglesi

“I parametri geometrici di larghezza non consentono la conversione del tratto in oggetto da senso unico a doppio senso di marcia”, dichiara l’assessorato ai lavori pubblici e alla viabilità

Sanremo. “In riferimento alla notizia apparsa stamani su alcuni organi di stampa circa presunte modifiche alla viabilità nei collegamenti tra piazza Eroi e la zona del “Polo Nord” (Corso Inglesi) con un passaggio ad un doppio senso di marcia nel tratto compreso tra via Caduti del Lavoro, via Isonzo e Corso Inglesi, l’assessorato ai lavori pubblici e viabilità smentisce tale ipotesi e precisa quanto segue:

“A seguito dell’incontro promosso da Confcommercio con i commerciati della zona Polo Nord, con oggetto le problematiche relative all’inversione del senso di marcia di via G. Galilei, svolto in data 6 aprile, avendo ricevuto particolari segnali di sofferenza delle attività artigianali e commerciali, nel tentativo di attenuare tali situazioni ho svolto ulteriori accertamenti sulla possibilità di un eventuale ripristino del doppio senso di marcia del tratto di strada tra via Isonzo e Polo Nord, tratto attualmente percorso in discesa verso via P. Agosti. Vero è che in passato tale tratto di strada era percorsa in doppio senso di marcia, ma essendo divenuta a senso unico oggi potrebbe riprendere tale qualifica solo se i parametri geometrici di larghezza lo consentono.
Tali parametri sono così identificati:

– nelle strade comunali di tipo F (strade locali) la larghezza minima della corsia è pari a 2,75 mt, in caso di percorrenza di autobus tale larghezza deve essere di almeno 3,50 mt, oltre allo spessore delle linee longitudinali di demarcazione della carreggiata ed un minimo di distanza tra le stesse ed il marciapiede o i muri che la delimitano.
Quindi una carreggiata a DUE sensi di marcia deve essere di almeno:
– 5,82 mt (due corsie da 2,75 mt oltre a 0,12 mt di linea di delimitazione e 0,20 mt di distacco) nel caso di percorrenza di soli autoveicoli;
– 6,57 mt (una corsia da 2,75 mt, una corsia di 3,50 mt oltre a 0,12 mt di linea di delimitazione e 0,20 mt di distacco) nel caso di percorrenza di autoveicoli e di autobus in un solo senso di marcia;
– 7,30 mt (due corsie da 3,50 mt oltre a 0,12 mt di linea di delimitazione e 0,20 mt di distacco) nel caso di percorrenza di autoveicoli e di autobus in due sensi di marcia;
– escluso eventuali marciapiedi pedonali.

Attualmente le caratteristiche geometriche del tratto di strada tra Via Isonzo e Polo Nord sono comprese nelle seguenti dimensioni in larghezza:
– 5,85 mt presso il civico 214 di Corso Degli Inglesi;
– 5,90 mt presso il civico 285 di Corso Degli Inglesi;
– 5,60 mt presso il civico 273 di Corso Degli Inglesi;
– 5,75 mt presso il civico 261 di Corso Degli Inglesi;
– 5,70 mt presso il civico 181 di Corso Degli Inglesi;
– 5,60 mt presso il civico 4 di Via Isonzo.

Da tale situazione ne consegue che, anche rinunciando alla percorrenza degli autobus di linea, a 8 posti auto, a 25 posti moto e ai percorsi pedonali tracciati a terra in prospettiva della realizzazione di marciapiedi a salvaguardia del traffico pedonale con conseguente aggravio della pericolosità non è possibile la conversione del tratto in oggetto da senso unico a doppio senso di marcia. Quanto sopra si ritiene coerente con le disposizioni del DM 5 novembre 2011 n° 6792 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” che cita al capitolo 1:

Interventi su strade esistenti vanno eseguiti adeguando alle presenti norme, per quanto possibile, le caratteristiche geometriche delle stesse, in modo da soddisfare nella maniera migliore le esigenze della circolazione. La transizione tra tratti adeguati e tratti in cui l’adeguamento è stato ritenuto non possibile dovrà essere convenientemente risolta ad evitare l’introduzione di ulteriori situazioni di pericolosità. La conversione del tratto in oggetto, porterebbe alla perdita, ritenuta irrinunciabile, dei camminamenti pedonali ad oggi esistenti con conseguente aggravio della sicurezza pedonale”.