Sanremo, difesa del personale degli ecopunti: torna la protesta

14 aprile 2018 | 10:38
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Lunedì entrano in servizio i dipendenti di Amaie Energia. Ormea e Von Hackwitz fanno quadrato e chiedono responsabilità all’amministrazione comunale

Sanremo. Riparte da una raccolta firme e un nuovo sit-in di protesta la battaglia in difesa dei posti di lavoro di chi non vuole che il personale delle cooperative, fino a lunedì impiegato negli ecopunti di Amaie Energia, rimanga sostanzialmente casa.

Al consigliere Fabio Ormea (Sanremo Insieme) si sono uniti Robert Von Hackwitz di Sanremo Attiva e il sindacato Uil rappresentato da Vincenzo Giacovelli. Chiedono tutti e tre senso di responsabilità all’amministrazione comunale e al Cda della società alla cui presidenza siede Giuseppe Di Meco. I dipendenti di Neopolis, la cooperativa di Riva Ligure che aveva vinto l’ultimo appalto, si sono distinti per la loro capacità di venire in contro al cittadino, in particolare gli anziani che più di altre categorie possono avere difficoltà con il nuovo sistema del porta a porta.

“Hanno svolto il proprio lavoro con serietà, capacità di accogliere e in condizioni precarie” (alcuni ecopunti non hanno nemmeno un posto dove ripararsi dalla pioggia), spiegano i cittadini che hanno avviato una raccolta firme per difenderli.

Sanremo Attiva solleva la questione futuro anche della gestione del porta a porta: “Il Comune deve mettersi in campo come ente, svolgendo una funzione sociale, e aiutare questi lavoratori. Abbiamo anche forti dubbi sulla scelta di impiegare dipendenti di Amaie Energia perché così vengono meno altre risorse lavorative per la raccolta porta a porta”.


“Sono a fine corsa e da questo momento restano in mezzo ad una strada”, interviene Ormea. “La mia speranza è che il Cda e l’amministrazione comunale si spendano per trovare una soluzione che veda queste persone reimpiegate in Amaie Energia. Le prospettive avanzate per una loro integrazione nella struttura della partecipata pubblica devono concretizzarsi”.

Vincenzio Giacovelli (Uil): “Abbiamo chiesto un incontro con l’assessore regionale al lavoro perché siamo preoccupati per l’ennesimo calo del livello occupazionale. Secondo noi le possibilità di integrare ci sono. Aspettiamo di avere un confronto con il Cda di Amaie per capire in quali termini questo possa avvenire”.